Asl Napoli 1, appalti truccati e corruzione: 6 persone agli arresti domiciliari

Ospedale del Mare a Napoli
L'Ospedale del Mare a Napoli

La guardia di finanza del nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli sta eseguendo un provvedimento di custodia cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di 6 persone. Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici ufficiali alla turbata libertà degli incanti e alla turbata libertà del procedimento di scelta del contraente con riferimento a plurime forniture di apparecchiature elettromedicali.

Sotto la lente d’osservazione degli inquirenti della Procura sono finite le procedure di approvigionamento di strumentazione mediche destinate all’Ospedale del Mare di Napoli e ad altri presidi sanitari dell’Asl Napoli 1 Centro. Gli indagati riuscivano a influenzare la gestione delle procedure di approvvigionamento di materiali sanitari che veniva acquistato da società di intermediazione ad un prezzo maggiorato del 300% rispetto al prezzo di mercato

Dalle indagini è emerso inoltre che in un caso ad un appalto era stato applicato un ‘ricarico’ stimato in 250mila euro. La ditta coinvolta, intestata ad un prestanome, era titolare di un contratto di esclusiva con gli apparecchi elettromedicali che poi venivano rivenduti all’Asl Napoli 1 a prezzi maggiori rispetto al mercato, mentre in precedenza il rapporto tra Asl e ditta produttrice era diretto. L’attività investigativa, che ha preso il via all’inizio del 2017, con alcune perquisizioni dei finanzieri proprio nell’Ospedale del Mare, è stata portata avanti anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali e i primi approfondimenti sono stati condotti dalla Guardia di Finanza secondo le linee guida dell’Anac. Il sistema, secondo l’accusa, era fondato sui vantaggi corruttivi della dirigente amministrativa e di alcuni dipendenti della stessa amministrazione. Un medico di una struttura dell’Asl Napoli 1 Centro è indagato per corruzione.

Nell’operazioni sarebbero coinvolti 5 imprenditori campani (che apparterrebbero ad un solo nucleo familiare) e un dirigente dell’azienda sanitaria. Oltre agli arresti, i finanzieri stanno eseguendo anche perquisizioni e sequestri di beni mobili e immobili per oltre 850.000 euro

Intanto arriva il commento del governatore Vincenzo De Luca, che in una nota scrive: «Pieno sostegno all’azione della Magistratura e della Guardia di Finanza. Continueremo con estremo rigore a ripulire di tutte le incrostazioni parassitarie e di tutte le irregolarità gestionali l’intera sanità campana. E’ un lavoro immane, pienamente in corso,  fermo restando la piena fiducia nell’intervento della magistratura per l’accertamento dei fatti e delle responsabilità, siamo impegnati a cancellare tutti i restanti residui di passate gestioni clientelari». (Segui gli aggiornamenti dell’inchiesta, delle decisioni amministrative, i nomi e i ruoli degli indagati cliccando sul link)

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giovedì, 22 Novembre 2018 - 10:53
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