Pamela Mastropietro uccisa e fatta a pezzi, insulti e fischi per l’imputato ma anche per i due avvocati

Pamela Mastropietro, uccisa e fatta a pezzi

Fischi e insulti ai danni degli avvocati che hanno in carico la difesa del nigeriano Innocent Oseghale, accusato dell’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne di Roma uccisa e fatta a pezzi. E’ accaduto questa mattina in occasione dell’apertura dell’udienza preliminare a carico del nigeriano, udienza poi terminata con il rinvio a giudizio dell’uomo dinanzi ai giudici della Corte d’Assise di Macerata. All’esterno del Tribunale un gruppo di persone hanno atteso l’arrivo del nigeriano, trasferito in Tribunale dalla penitenziaria. Quando Oseghale è sceso dal furgone, al suo indirizzo sono partiti insulti e grida: «Assassini», «Fuori i mostri dall’Italia». Anche gli avvocati del 29enne nigeriano sono stati bersagliati dalla folla. Ai due legali, Simone Matraxia e Umberto Gramenzi, ha espresso la propria solidarietà il presidente dell’Ordine degli avvocati di Macerata: «Fermo restando l’estrema gravità dei delitti in danno di una ragazza indifesa contestati all’imputato – si legge nella nota della presidente Maria Cristina Ottavianoni – il fatto non può passare sotto silenzio. E’ evidente che stiamo rischiando la messa in discussione di uno dei principi fondamentali del vivere civile: quello cioè dell’inderogabilità del diritto alla difesa garantito a chiunque dalla nostra Costituzione. Di qui la nostra recriminazione e la nostra solidarietà ai due colleghi, prima ancora che come ordine professionale, come cittadini di questo Paese». Solidarietà agli avvocati è stata espressa anche dal procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio: «In uno Stato democratico gli avvocati ricoprono un ruolo insostituibile di garanzia».

A luglio un analogo episodio aveva colpito un avvocato che aveva assunto la difesa di un prete arrestato a Prato perché aveva abusato di una bambina: la professionista era stata ricoperta da insulti.
Entrambi gli episodi dimostrano, tristemente, come i cittadini confondano gli avvocati coi loro assistiti. Soprattutto dimostra che i cittadini percepiscono l’avvocato non come garante del Diritto e del rispetto delle regole, arrivando così a svuotare il senso della delicata e nobile professione. Già col caso di Prato ci soffermammo su una riflessione sul punto, cui vi rimandiamo per chi ha voglia di comprendere il perché la sovrapposizione delle figure di avvocato e imputato sia sbagliata. (per leggere l’approfondimento basta cliccare sul link)

Leggi anche:
– Lega, truffa sui rimborsi elettorali: l’Appello condanna Bossi, Belsito e gli ex revisori, ok confisca dei 49 milioni
– Giocattoli contraffatti pronti per essere venduti, maxi sequestro a Napoli
– La ‘spazzacorrotti’ passa alla Camera: cosa cambia nel sistema penale dopo l’ok del Senato
– Donna in moto travolta da auto, al volante c’era il cantante Michele Bravi. Il suo post di lutto su Fb, concerti annullati

lunedì, 26 Novembre 2018 - 20:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA