L’appello lanciato in diretta ieri sera a ‘Chi l’ha visto?’ e il sospetto, che ha preso corpo nelle prime ore di stamani, che il 38enne Andrea Maggi possa essere la seconda vittima dell’esplosione dell’autocisterna verificatasi ieri pomeriggio (mercoledì 5 dicembre) nell’area di servizio Ip di Borgo Quinzio (Rieti), lungo la via Salaria. L’esplosione ha provocato due morti e 18 feriti. La prima vittima è stata identificata quasi nell’immediatezza: si chiamava Stefano Colasanti ed era entrato nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco il 29 dicembre 1997. Sposato e padre di una ragazza di appena 17 anni, Colasanti è morto mentre cercava di prestare soccorso: il 50emme era diretto a Roma quando ha visto l’incendio e si è fermato ma una successiva esplosione lo ha travolto. E le fiamme hanno travolto anche un uomo che si era fermato ad una decina di metri dalla pompa di benzina e che è stato investito dalle fiamme. Quell’uomo potrebbe essere Andrea Maggi, 38enne residente a Borgo Santa Maria, frazione del Comune di Montelibretti vicinissima al luogo della deflagrazione. Ieri sera la sua famiglia ha lanciato un appello a ‘Chi l’ha visto?’. Adesso si attende l’esito del Dna sul corpo della seconda vittima rimasta per ora senza identità per capire se effettivamente si tratti del 38enne.
Sull’esplosione stanno lavorando congiuntamente la sezione di polizia giudiziaria dei Vigili del fuoco e il nucleo investigativo dei carabinieri. Il pubblico ministeri Lorenzo Francia ha compiuto ieri un sopralluogo nell’area del disastro, ora sequestrata. La Procura ha nominato già un consulente, al lavoro da questa mattina, e sta acquisendo le immagini registrate dalle telecamere di cui e’ dotata l’area di servizio, ma anche quelle postate sui social network dagli automobilisti che si trovavano nella zona. L’inchiesta, che al momento ipotizza l’omicidio colposo, dovrà chiarire cosa ha causato l’incendio e le successive esplosioni della cisterna che stava scaricando gpl nel distributore.
Questa mattina, intanto, in tutte le sedi territoriali e centrali i vigili del fuoco hanno rivolto il loro pensiero al collega Stefano Colasanti, osservando un minuto di silenzio prima del suono delle sirene. Colasanti, nato a Rieti il 3 luglio 1968, era entrato nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco il 29 dicembre 1997 ed assegnato al termine del corso di formazione al comando di Milano, dove ha prestato servizio fino al 10 gennaio 2002 per essere poi trasferito al comando di Rieti, dove prestava attualmente servizio con il grado di vigile coordinatore. Assunto con la qualifica di autista, ha partecipato a numerose emergenze, sia in ambito locale che nazionale, distinguendosi in particolare nelle operazioni di soccorso per il terremoto a San Giuliano di Puglia nel 2002, in Abruzzo nel 2009, in Emilia Romagna nel 2012 e nell’Italia centrale nel 2016, nell’alluvione nelle Cinque Terre nell’ottobre del 2011. Oltre che a livello professionale, ha sempre mostrato un grande attaccamento ai valori del Corpo, organizzando attività sportive, anche di beneficenza, gare di sci e tornei di calcio, disciplina quest’ultima di cui era appassionato, tanto che nel tempo libero allenava una squadra di calcio a 5 femminile.
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giovedì, 6 Dicembre 2018 - 14:21
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