Sarà una notte lunga quella a Strasburgo. Sarà una notte lunga per la Francia intera e per gli italiani che si trovavano lì, nella zona dei mercatini di Natale, quando un 29enne ha aperto il fuoco sulla folla. L’attentatore, perché di attentato terroristico parla la polizia francese, è riuscito a scappare. E la Francia adesso è blindata. E’ caccia all’uomo. Un uomo che ha un volto e un nome: chi ha sparato si chiama Cherif C., ha 29 anni, è di origini nordafricane ma è nato a Strasburgo e viveva a pochi passi dal luogo dell’attentato. Proprio ieri mattina, martedì 11 dicembre, il 29enne era riuscito a sfuggire all’arresto perché sospettato di una rapina a mano armata, circostanza che potrebbe essere stata da acceleratore all’attentato. Pattugliate palmo a palmo le strade deserte, anche con un elicottero. L’accesso alle autostrade a Strasburgo da nord e sud è chiuso.
Ancora incertezze sul numero delle vittime: diversi siti di informazione alsaziani parlano di 4 morti, ma conferme ufficiali non ce ne sono (gli ultimi dati certi della prefettura e della polizia parlavano di due vittime), e di undici feriti. Sette feriti sono gravissimi, mentre lievemente è stato ferito un giornalista radiofonico italiano.
Il Parlamento europeo è ancora chiuso, blindato: è dalle 8 di sera che i parlamentari e i giornalisti che sono all’interno non possono uscire. Stessa drammatica situazione si vive nei ristoranti che insistono nella zona dei mercatini. Le porte sbarrate, le luci spente. Ma dentro vi sono tutti gli avventori nascosti sotto i tavoli. In uno di questi ristoranti c’è il corpo senza vita di una delle vittime: si tratta di un uomo, che era stato colpito in strada, ma poi qualcuno lo ha trascinato all’interno nel vano tentativo di rianimarlo.
Rivendicazioni ufficiali da parte dell’Isis, per ora, non ce sono. Ma c’è l’esultanza di simpatizzanti dell’Isis su vari canali Telegram identificati da Site (sito internet specializzato nel monitoraggio dei siti e dei social network jihadisti). Tuttavia è ancora prematuro per avere certezze sulla dinamica dell’attento: va capito se Cherif abbia agito da solo, se l’attentato sia stato programmato nell’ambito di una mirata strategia terroristica.
Facebook, intanto, ha attivato la funzione “Safety Check” (controllo di sicurezza), che consente a chi ha un profilo di indicare a parenti, amici o conoscenti di stare bene dopo un evento drammatico.
mercoledì, 12 Dicembre 2018 - 00:35
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