Caso Normale di Pisa, il Manfredi che ha replicato al sindaco non è il rettore ma il fratello: denuncia alla Polizia postale

Il rettore Gaetano Manfredi

Una ‘fake news’ o una semplice distrazione. Comunque sia andata, il risultato sono stati un pasticcio e tanta confusione. Che, nonostante le numerose precisazioni della stampa e dei diretti interessati, sarà difficile cancellare. Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II, è da giorni l’«eroe» dei social per una lettera di risposta al sindaco leghista di Pisa Michele Conti che aveva esultato alla notizia che la ‘Normale’ di Pisa non avrebbe avuto una sede succursale a Napoli come invece aveva immaginato il rettore del prestigioso ateneo Vincenzo Barone. Nella lettera Michele Conti viene paragonato «a Totò che vende la fontana di Trevi». A renderla virale sono i Giovani Democratici della Campania, che accompagnano la pubblicazione della missiva con un personale ringraziamento al suo auto definendola «la testimonianza e l’impegno di persone dello spessore di Gaetano Manfredi che restituiscono alla speranza, alla cultura e alla intelligenza un significato concreto. E riscattano l’orgoglio del Meridione. Anzi, dell’intero Paese».

Nell’errore caduti i Giovani democratici (Pd), la lettera apparsa
sulla loro pagina social e poi cancellata
Il guaio è che quella la lettera non l’ha scritta Gaetano Manfredi, bensì suo fratello Massimiliano Manfredi, che i Giovani Democratici pure dovrebbero conoscere considerando che Massimiliano Manfredi è un politico del Partito democratico, lo stesso partito di cui fanno parte i Giovani democratici. Manfredi, il politico, peraltro è stato parlamentare per il Pd, e alle ultime elezioni s’era pure ripresentato senza però riuscire ad ottenere le giuste preferenze per tornare alla Camera.

L’Ateneo smentisce e annuncia la denuncia alla Polizia postale
Tant’è, il guaio è fatto. Dalla pagina social dei Giovani democratici la lettera fa il giro di mezza Italia. Con l’Ateneo napoletano costretto a correre ai ripari con una richiesta di smentita nella quale si annuncia finanche una denuncia alla polizia postale per rintracciare l’origine della Fake news: «Sta girando una fake news – si legge nella nota dell’ateneo – che attribuisce false dichiarazioni al Rettore Gaetano Manfredi. L’Ateneo sta provvedendo a denunciare alla polizia postale l’accaduto e intende andare fino in fondo alla vicenda finche’ non saranno individuati i colpevoli. E’ un momento in cui, grazie all’impegno del governo e del ministro Bussetti, si sta realizzando un grande progetto per la Campania che deve nascere nella coesione e nella concordia. La cultura deve essere un fattore unificante». Sulla pagina social dei Giovani democratici della Campania la lettera è ovviamente sparita. Semplicemente cancellata, senza un post di scuse o di chiarimenti sull’errore in cui si è incorsi nella sua divulgazione. Come se l’episodio non fosse mai accaduto.

L’attacco del politico Massimiliano Manfredi
La lettera resta quindi solo sulla pagina di Massilimiliano Manfredi ed è molto critica: «Il mediocre livello culturale – si legge – condito da un provincialismo leghista da anni 90 con le riflessioni del sindaco di Pisa, impone una riflessione innanzitutto ai miei concittadini che hanno dato il loro voto alla Lega Nord, e a tutti noi cittadini italiani, sul degrado culturale del nostro paese in cui stanno crescendo i nostri figli. Un sindaco, che mette sullo stesso piano la chiusura della fabbrica della Richard Ginori nella sua città con un accordo scientifico sancito l’anno scorso, senza che nessuno proferisse parola, tra la Normale e la Federico II, sarebbe la giusta controfigura di Totò che vende la Fontana di Trevi, se non fosse il massimo rappresentante di una città dalle profonde radici storiche e culturali come Pisa».

Ma il giallo resta. E i Giovani democratici della Campania potrebbero essere i soli in grado di spiegare l’arcano. La Federico II parla di ‘fake news’ creata ad arte, e lo stesso ha fatto il Manfredi politico per spiegare ai suoi numerosissimi contatti la ‘bufala’ che circola sui social. «E’ molto triste che qualcuno in maniera non onesta e strumentale approfittando della buona fede delle persone abbia preso il mio post sull’intervista del Sindaco Conti e la vicenda della scuola Normale, falsificandolo e intestandolo al rettore della Federico II Gaetano Manfredi che è mio fratello come è noto e che peraltro non è presente sui social, con l’unico obbiettivo di creare ad arte tensioni tra i vari attori della vicenda mettendo una FakeNews sulla rete al solo fine di depotenziare o impedire un importantissimo investimento per Napoli e il Mezzogiorno. Quando non si hanno argomenti si usano ad arte mezzucci di vecchia scuola aggiornati alle nuove tecnologie. Che tristezza ! Un abbraccio a tutti e buona domenica e grazie per il sano dibattito alimentato in questi giorni su un tema così importante». A questo punto, dunque, gli unici che potranno chiarire da dove hanno preso la lettera e come si è arrivati all’attribuzione della missiva a Gaetano Manfredi potranno essere solo ed esclusivamente i Giovani democratici.

lunedì, 17 Dicembre 2018 - 16:11
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