Ponticelli, stangata per il clan De Micco: disposte 21 condanne, ergastolo al boss Luigi e a De Martino per il delitto Solla

Luigi De Micco
Il boss Luigi De Micco condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio Solla
di Laura Nazzari

Ventuno condanne, di cui due all’ergastolo. Poco dopo l’una di oggi pomeriggio, nell’aula bunker del carcere di Poggioreale, il giudice per le indagini preliminari Attena del Tribunale di Napoli legge la sentenza che chiude il processo per associazione di stampo mafioso e omicidio (reati contestati a vario titolo) a carico del clan De Micco, la cosca divenuta egemone sul territorio di Ponticelli (quartiere alla periferia est di Napoli) all’indomani dell’uscita di scena dei Sarno. Imputati capi e gregari, rito abbreviato per tutti (la formula prevede lo sconto di un terzo della pena).

Sentenza pesante come un macigno, con due fine pena mai e condanne che oscillano tra i 4 anni e 4 mesi e i 30 di galera. Accolta in toto l’impostazione accusatoria tratteggiata dal pubblico ministero antimafia Antonella Fratello che ha sostenuto l’accusa in giudizio.

L’ergastolo è stato disposto per il boss Luigi De Micco (che ha assistito alla lettura della sentenza in video-conferenza essendo detenuto in regime di carcere duro), la mente ‘economica’ della cosca e divenuto il capo indiscusso del gruppo in seguito all’arresto dei suoi fratelli Marco e Salbatore. Ergastolo anche per Antonio De Martino. Sono stati condannati per l’omicidio di Salvatore Solla detto Totore ‘o sadico e per il ferimento di Giovanni Ardu (che non era l’obiettivo dei sicari, ma al momento dell’azione ebbe la sfortuna di essersi fermato a salutare il conoscente): l’agguato si consumò il 23 dicembre del 2016. De Micco e De Martino sono stati indicati come mandanti del raid: decisero di punire Solla perché l’uomo, che gestiva una piazza di spaccio al Lotto 0, s’era rifiutato di corrispondere ai De Micco una quota sugli affari illeciti gestiti in autonomia. Condannati anche i due esecutori materiali, ai quali però è stata comminata una pena più bassa: 30 anni sono stati disposti per Alessio Esposito e Davide Principe.

Le altre condanne riguardano il reato di associazione di stampo mafioso. In alcuni casi è stata disposta la continuazione con vecchie sentenze per le quali è già intervenuta condanna. In questo processo il boss Luigi De Micco non è stato giudicato perché è stato condannato in altro procedimento per camorra. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra novanta giorni.

Di seguito, in ordine alfabetico, gli imputati e le rispettive condanne disposte dal gip: Autore Antonio 8 anni
Borriello Giuseppe 8 anni e 4 mesi
Capasso Rocco 4 anni e 4 mesi
Carbone Lino 8 anni
Cocozza Moreno 16 anni e 8 mesi
De Bernardo Francesco 8 anni
De Martino Antonio ergastolo
De Martino Giuseppe 9 anni
De Micco Luigi ergastolo
Esposito Alessio 30 anni
Gentile Michele 10 anni e 8 mesi
Limatola Domenico 9 anni e 4 mesi
Napolitano Giuseppe 9 anni e 8 mesi
Ottaiano Giovanni 14 anni e 8 mesi
Pane Roberto 16 anni
Pizzo Nicola 8 anni
Principe Davide 30 anni
Riccardi Fabio 8 anni e 4 mesi
Scala Roberto 18 anni e 8 mesi
Scala Vincenzo 10 anni e 8 mesi
Sorrentino Gennaro 17 anni e 10 mesi

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mercoledì, 19 Dicembre 2018 - 13:46
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