E l’arresto di Battisti diventa uno show, polemiche sulla ‘passerella’ dei ministri L’ex terrorista sconterà l’ergastolo

Cesare Battisti
L'arrivo in Italia di Cesare Battisti (a destra)

Il video di Cesare Battisti preso in consegna dalla Polizia penitenziario divulgato proprio dalla Penitenziaria sulla loro immagine Facebook. Un minuto e 8 secondi di girato, nel corso dei quali l’ex terrostica del Pac viene fatto mettere in posa a uso dell’obiettivo. E poi l’arrivo all’aeroporto di Ciampino. Infine la discesa delle scalette mentre a pochi passi il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il vicepremier leghista Matteo Salvini (che per l’occasione indossa una giubba della polizia) gli danno il ‘benvenuto’ prima di concedersi ai micofroni dei giornalisti ed esultare: «Nessuno può sottrarsi alla giustizia italiana».

Le prime ore di Cesare Battisti da detenuto italiano diventano uno show. Uno show che Lega e Cinque Stelle hanno deciso di mettere in piedi perché – dal loro punto di vista – si è celebrata la fine della fuga di un terrorista in fuga da 37 anni e tutti devono sapere che «nessuno può sottrarsi alla giustizia italiana». Non tutti però la pensano così. I Radicali hanno definito «inaccettabile» la spettacolarizzazione di una persona condannata per reati gravissimi. Pure Gentiloni ha definito «la passerella» inopportuna («Me la sarei risparmiata»), mentre ha usato parole di lodi per forze dell’ordine e magistratura: «Mi ha colpito come siano passati 38 anni dalla sua evasione dal carcere eppure la nostra polizia, la nostra magistratura, la nostra intelligence e le nostre forza dell’ordine abbiano continuato a seguire questo dossier fino a raggiungere l’obiettivo. Se tu sei condannato per 4 omicidi, alla fine poi lo Stato arriva e di questo dobbiamo esser orgogliosi. Anche se qualche passerella di troppo, in aeroporto, me la sarei risparmiata».

Polemiche a parte, Battisti adesso è già in carcere. Dove sconterà l’ergastolo per quattro omicidi. Nessuno sconto di pena, nessuna commutazione della pena a 30 anni, come pure si era ipotizzato nella giornata di ieri. Battisti è stato arrestato in Bolivia da clandestino e questo ha determinato la sua espulsione. Nessuna estradizione, quindi. E proprio la natura amministrativa della ‘cacciata’ di Battisti dalla Bolivia, ha fatto sì che la condanna definitiva all’ergastolo rimediata in Italia non venisse intaccata. Battisti è adesso detenuto nel carcere di massicura sicurezza ad Oristano, rinchiuso in isolamento.

Salvini e Bonafede a Ciampino
«Ringrazio il governo brasiliano, il presidente Bolsonaro e le autorità boliviane che hanno fatto in modo che questo lunedì fosse memorabile per tutti». Esordisce così il ministro Salvini in una dichiarazione pochi minuti dopo l’atterraggio dell’aereo di Stato che ha ricondotto in Italia l’ex uomo del Pac dopo 38 anni di latitanza. Dallo scalo dell’aeroporto arriva anche il messaggio di esultanza del ministro Bonafede: «Oggi è un risultato storico. Oggi diciamo a tutti che quando le istituzioni italiane sono compatte, non ci ferma nessuno». «Questo è il risultato di una squadra che lavora compatta, una squadra non soltanto del governo e delle forze dell’ordine ma di tutte le istituzioni italiane che, unite e compatte, hanno cercato questo risultato con perseveranza», osserva Bonafede. Il Guardasigilli afferma che «a livello internazionale, oggi l’Italia va a testa alta, perché si fa rispettare nel mondo. Il mio pensiero va alle famiglie e a tutti i cittadini italiani che hanno voluto questo momento e lo hanno desiderato per tanti anni. Nel momento in cui la giustizia farà il suo corso, sarà il momento in cui Battisti varcherà la soglia del carcere, per scontare la pena dell’ergastolo per tutti i reati che ha commesso».

 

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lunedì, 14 Gennaio 2019 - 23:12
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