Minacciato di morte dai Casalesi, tolta la scorta al giornalista Sandro Ruotolo

Sandro Ruotolo

Un fulmine a ciel sereno. Che ha innescato, inevitabilmente, una scia di polemiche e di reazioni di indignazione. Sandro Ruotolo, il giornalista impegnato da una vita in inchieste sulle organizzazioni criminali, a causa delle quali è stato anche minacciato, non ha più la scorta. E’ stato l’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando (Pd) ad annunciare tramite il suo profilo twitter la decisione della revoca della scorta a Ruotolo, che era sotto protezione dal 2015.

Una notizia clamorosa contro la quale si è schierata anche il Movimento Cinque Stelle. «Ho sentito poco fa Sandro Ruotolo. Inutile dire che ha tutta la mia stima ed apprezzamento per il suo lavoro di giornalista impegnato da decenni contro le mafie. Per il suo impegno è stato minacciato, perché sta sul campo e racconta il reale, senza giri di parole», ha commentato il presidente della Commissione parlamantare antimafia Nicola Morra. «Si devono proteggere i giornalisti esposti. Sandro è uno di questi. Nel rispetto del lavoro delle istituzioni preposte, io sto con Sandro», ha concluso Morra in un post su Fb.

Sulle barricate anche la Federazione nazionale della stampa e il Sindacato unitario giornalisti della Campania che hanno inviato una lettera al presidente del consiglio Giuseppe Conte per chiedere di rivedere la decisione di revoca. «Le segnaliamo l’improvvisa decisione di levare la scorta a Sandro Ruotolo, coraggioso cronista sottoposto a vigilanza dopo le sue inchieste sulla camorra – scrivono il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti insieme con il segretario del Sugc Claudio Silvestri – Lei medesimo, di recente a Napoli, ha avuto modo di apprezzare il coraggio e l’autorevolezza professionale di Ruotolo e avrà modo di ribadire anche la sua contrarietà a questa decisione. Levargli la scorta sarebbe una scelta incomprensibile, pericolosa e lo metterebbe in condizione di non poter piu’ proseguire nell’impegno di questi anni. Siamo certi che non mancherà di far sentire la sua voce a sostegno di questa battaglia di civiltà e di libertà».

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sabato, 2 Febbraio 2019 - 18:11
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