Napoli, il nuovo Consiglio dell’Ordine già traballa: c’è il rischio ricorsi contro gli avvocati in odore di ineleggibilità


Scrutinio con sorpresa, ieri pomeriggio, a Napoli. La lista «Insieme per l’avvocatura» – sostenuta e sponsorizzata dal delegato napoletano al Consiglio nazionale forense Francesco Caia – batte quelle che, sulla carta, sembravano le favorite («Avvocati Unità e Responsabilità» e «Rivoluzione forense») e con la sua proposta di ‘esperienza & rinnovamento’ conquista 11 dei 25 ‘seggi’ disponibili. Non è la maggioranza però, e questo potrebbe riservare qualche colpo di scena all’atto della designazione del presidente che spetta ai componenti del ‘parlamentino’. Antonio Tafuri, capitano della squadra vincente nonché il più votato su 106 candidati (hanno votato per lui 2336 avvocati), potrebbe dunque anche vedere sfumare la possibilità di guidare l’Ordine.

Il rischio dei ricorsi contro i candidati
in odore di ineleggibilità
Ma a movimentare il clima post-scrutinio c’è anche un altro aspetto: tra i 25 eletti figurano anche i nomi di quattro avvocati in odore di ineleggibilità, quattro avvocati che hanno deciso di restare in corsa benché da più parti siano arrivati appelli a fare un passo indietro. Si tratta di Maurizio Bianco (presidente uscente), Armando Rossi, Salvatore Impradice e Roberto Fiore, che ora dall’occhio del ciclone delle polemiche potrebbero finire «sul banco degli imputati». C’è la possibilità per i candidati di presentare ricorso avverso la designazione dei presunti ineleggibili, il che rischierebbe di paralizzare l’avvio di questa consiliatura – lunga quattro anni – sino al suo esame. Ma cosa accadrebbe in caso di accoglimento del ricorso? I quattro presunti ineleggibili verrebbero automaticamente esclusi ed entrerebbero in Consiglio i candidati che hanno conquistato dalla 26esima alla 29esima posizione: nell’ordine Alfredo Sorge («Rinascimento forense»), Gabriele Gava (di «Insieme per l’avvocatura), Eugenio Pappa Monteforte («Coesione forense») e Sabrina Sifo («Avvocati Unità è Responsabilità). Lo scossone al risultato designato con lo scrutinio è uno scenario più che possibile: nelle settimane che hanno preceduto le elezioni, la lista ‘Sindacato forense – Napoli’ (che ha conquistato un ‘seggio’ grazie al consigliere uscente Antonio Valentino, riconfermato) ha dato battaglia proprio sulla questione dell’ineleggibilità, ragion per cui appare logico pensare che uno dei ricorsi potrebbe arrivare proprio da questa compagine. Ma sarà la storia delle prossime settimane a raccontare il destino del nuovo Coa. (Il servizio sull’analisi del voto continua sull’edizione digitale del quotidiano digitale, il giornale dedicato agli approfondimenti. Il quotidiano digital è accessibile su abbonamento, non esiste versione cartacea. Per abbonarsi basta accedere alla sezione ‘Sfoglia il Quotidiano’ e scegliere il periodo di abbonamento che si preferisce)

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domenica, 3 Febbraio 2019 - 12:42
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