Afragola, prestiti a tasso usurario: condanne di primo grado troppo alte, arrestati sette imputati liberi

Carabinieri
di Federico Felici

Quindici condanne e dieci assoluzioni: un mese fa si è concluso così il processo di primo grado su una serie di episodi di usura ed estorsioni con l’aggravante della matrice camorristica contestati a persone ritenute dagli inquirenti orbitanti nella sfera criminale dei Moccia di Afragola. I giudici della terza sezione penale del Tribunale di Napoli, collegio B, stabilirono pene altissime, che andavano dagli 8 anni e 6 mesi di reclusione ai 18 anni e 6 mesi. Proprio l’entità delle pene disposte e il rischio, concreto, che gli imputati condannati ma liberi potessero rendersi irreperibili per sottrarsi all’eventuale conferma in Cassazione della sentenza, ha spinto il Tribunale ad emettere un’ordinanza di custodia cautelare straordinaria a chiusura del processo.

A sollecitare l’adozione dei provvedimenti restrittivi è stato il pubblico ministero antimafia Ivana Fulco che ha sostenuto l’accusa in giudizio.
I mandati di cattura sono stati notificati nella giornata di ieri dai carabinieri della compagnia di Casoria. Sette sono le persone arrestate. Si tratta del 53enne Raffaele Bencivenga (di Casoria), condannato a 14 anni di reclusione (aveva trasformato il suo garage in base operativa delle attività illecite); del 49enne Giustino De Rosa (di Casoria), condannato a 11 anni e 6 mesi; il 53enne Pietro Iodice (di San Pietro a Patierno), condannato a 18 anni e 6 mesi (è ritenuto il promotore e organizzatore delle estorsioni a titolari di imprese ed esercizi commerciali per conto del gruppo); il 36enne Antonio Pezzella (di Casoria), condannato a 9 anni e 6 mesi; il 38enne Gennaro Piscitelli (di Casoria), condannato a 13 anni e 6 mesi; il 35enne Antonio Puzio (di Afragola), condannato a 13 anni e 6 mesi; il 49enne Giuseppe Puzio (di Afragola), condannato a 13 anni.

A gennaio il processo portò anche alla condanna a 12 anni di Luigi Buonerba (di Casoria ); 9 anni per Antonio D’Anna (di Casoria); 11 anni e 6 mesi a Domenico D’Anna, Daniele Ferrara, entrambi di Casoria); 10 anni per Luigi Ferrara (di Afragola); 16 anni per Giuseppe Iodice (di Qualiano); 18 anni per Federico Maldarelli (di Casoria); 16 anni e 10 mesi per Angelo Pezzullo (di Frattamaggiore). Il Tribunale, invece, dispose le assoluzioni di Umberto Antonio Muto (difeso dagli avvocati Leopoldo Perone e Maria Rosaria Perone), di Gennaro D’Agostino, di Giuseppe Esposito, di Salvatore Ferrara (difeso dall’avvocato Michele Caiafa), di Salvatore Iorio, di Filomena Maiello, di Luigi Di Vaio, Domenico De Simone, Luigi Ugo. I fatti al centro del processo erano ricostruito nell’inchiesta che nel gennaio del 2015 sfociò in una raffica di arresti. L’inchiesta in modo particolare fece luce su un giro di prestiti ad interesse usurario praticato ai commercianti che si rivolgevano al gruppo quando si trovavano in difficoltà economiche.
Dopo la notifica dei provvedimento, i difensori delle sette persone colpite dall’ordinanza straordinaria di custodia cautelare potranno decidere se presentare ricorso ai giudici del Tribunale del Riesame di Napoli.

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sabato, 16 Febbraio 2019 - 11:56
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