Nel numero di oggi del nostro quotidiano digitale abbiamo scelto di dedicare due pagine di approfondimento alla ‘tavola rotonda’ organizzata nella sede della Camera penale di Napoli dall’associazione ‘Il Carcere possibile onlus’. Il tema al centro del dibattito è di quelli delicati: l’uso dell’immagine di una persona privata della libertà da parte degli organi di informazione.
Perché dedicare due pagine di approfondimento? Giustizia News24 è nata con l’obiettivo di approfondire i temi di Giustizia, di raccontarne i punti di forza e le debolezze per consentire al lettore, giorno dopo giorno, di essere consapevole su una materia che, erroneamente, viene ritenuta di interesse esclusivamente degli operatori del Diritto e di chi commette un reato. Ieri mattina nella sede della Camera penale di Napoli, magistrati, avvocati e giornalisti si sono soffermati sulla liceità delle pubblicazioni delle foto di persone trattate in arresto a corredo di articoli di stampa, hanno discusso della reazione del lettore a fronte di quel tipo di immagini e dei rischi di ‘linciaggio’ ai danni della persona privata della libertà ma anche dei suoi stessi parenti che oggi, come mai accaduto prima, sono amplificati dai social network. Ci si è soffermati sulle leggi che tutelano la dignità delle persone e dunque la loro immagine, questo allo scopo di capire quando e perché è consentita alla stampa la pubblicazione dell’immagine di persone private della libertà personale. Una discussione ampia, nata dall’episodio della realizzazione del video sull’arresto di Cesare Battisti ad opera del ministro della Giustizia. E su questo episodio la Camera penale di Napoli, attraverso l’intervento di uno dei suoi iscritti più affermati, l’avvocato Claudio Botti, ha avviato una riflessione di natura politica, sottolineando che siamo in un periodo storico in cui «il processo viene inteso come vendetta sociale». Tutti i temi importanti, ai quali abbiamo deciso di dare dignità con due pagine di approfondimento per consentire a chi non ha partecipato al dibattito di toccare con mano i temi affrontati. In casi come questi la sintesi giornalistica non sarebbe stata di aiuto a raggiungere il nostro scopo: provare ad aiutare il lettore ad essere più consapevole.
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martedì, 26 Febbraio 2019 - 07:30
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