Maxi-frode all’IVA nel settore della commercializzazione di carburante: scoperta un’azienda napoletana che – fingendosi esportatore abituale, con tanto di benefici – comprava sottocosto e rivendeva con lauti guadagni. In realtà il prodotto, anziché finire all’estero, veniva rivenduto in Italia a distributori stradali di benzina; la società incassava così l’IVA , che sistematicamente non veniva versata all’Erario.
E’ quanto hanno scoperto la Guardia di Finanza di Cervia e Ravenna, che hanno denunciato 4 persone e posto sotto sequestro beni immobili e disponibilità finanziarie per oltre 11 milioni di euro: importo corrispondente all’evasione fiscale realizzata indagato, finiti nei guai per i reati di omessa dichiarazione fiscale, emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti, occultamento di scritture contabili e truffa ai danni dello Stato.
Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della procura partenopea. L’operazione delle Fiamme Gialle rappresenta lo sviluppo di una precedente attivitaàdi indagine, che nel 2018 aveva consentito di individuare due società ‘cartiere’, inizialmente collocate a Cervia e poi trasferite in provincia di Forlì, coinvolte in un vasto giro di false fatturazioni. In quel caso le Fiamme Gialle cervesi avevano sottoposto a sequestro beni per oltre 13 milioni di euro.
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venerdì, 8 Marzo 2019 - 12:10
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