Omicidio Materazzo, Luca non risponde: processo chiuso, ad aprile parola al pm

Luca Materazzo
L'imputato Luca Materazzo

Non c’è stata udienza, a partire dall’inizio del processo, durante la quale Luca Materazzo non abbia chiesto la parola per rendere dichiarazioni spontanee e manifestare la volontà di parlare con i pubblici ministeri in separata sede. Ma stamattina, quando ha avuto l’occasione di potere dire la sua, Luca Materazzo, imputato per l’omicidio del fratello Vittorio, ha scelto la strada del silenzio. «Non intendo rispondere», ha detto Luca Materazzo ai giudici della terza sezione della Corte d’Assise di Napoli (presidente Giuseppe Provitera) avvalendosi di una sua facoltà. Durante la brevissima udienza nell’aula 115 della terza Corte d’Assise, il presidente Giuseppe Provitera ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica presentata diverse udienze fa dalla difesa, all’epoca rappresentata dall’avvocato Francesco Longhini. I giudici hanno quindi dichiarato chiusa l’istruttoria dibattimentale ed hanno rinviato i ‘lavori’ agli inizi di aprile per la requisitoria del pubblico Francesca De Renzis.

L’ingegnere Vittorio Materazzo, 51 anni, è stato ucciso sotto casa sua in viale Maria Cristina di Savoia la sera del 28 novembre del 2016. Materazzo venne assassinato con 40 coltellate. I sospetti caddero immediatamente sul fratello della vittima, Luca Materazzo, che il mese successivo si diede alla fuga. Luca Materazzo è rimasto latitante fino al gennaio 2018 quando è stato arrestato a Siviglia, in Spagna, dove lavorava come cameriere. Al processo si sono costituite parte civile la moglie di Vittorio Materazzo e le sorelle di imputato e vittima. Secondo l’impostazione accusatoria, il movente risiederebbe in fortissimi rancori tra i due fratelli anche legati ad un aspetto economico.

Leggi anche:
– I fondi ‘neri’ dei Casalesi: ecco come il clan casertano convertiva le vecchie lire in euro Soldi destinati anche in Svizzera
– Confiscati beni per 30 milioni di euro a ‘ndrangheta e Casamonica in tutta Italia
– Piazze di spaccio ed estorsione: 11 persone arrestate, blitz a nord di Napoli
– Aveva 14 chili di droga in auto: la cocaina destinata ai clan della Provincia
Fermato business da 2,5 milioni
– Nello zaino nascondeva 1,4 chili di droga: ai domiciliari 28enne nel Napoletano
– Circumvesuviana sospende 3 tratte: trasporti in difficoltà a Napoli e provincia De Gregorio: «No a ricatti sugli aumenti»

giovedì, 21 Marzo 2019 - 12:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA