‘Sea Watch’, nuovi guai per Salvini:
per i pm di Roma fu sequestro di persona

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Un nuovo caso ‘Diciotti’. La procura della Repubblica di Roma ha concluso che anche in occasione del ‘no’ allo sbarco dei 47 migranti salvati dalla Sea Watch è stato commesso il reato di sequestro di persona. Iscritti nel registro degli indagati non ce ne sono, ma è facile immaginare, anche alla luce dell’iter seguito dall’inchiesta sulla Diciotti, che il nome in cima all’elenco dei sospettati sarà quello di Matteo Salvini. Spetterà comunque alla procura della Repubblica di Siracusa decidere il da farsi: i magistrati della Capitale hanno infatti inviati ai colleghi siciliani gli atti per una questione di competenza territoriale. La ‘Sea Watch’, infatti, rimase per dodici giorni in balia delle onde in attesa di un porto sicuro, sei giorni li trascorse in rada a Siracusa. Lo sbarco avvenne il 31 gennaio scorso. Dalla procura tuttavia emerge che gli atti saranno passati di mano direttamente alla procura di Catania perché è sua la competenza sui reati ministeriali.

Il pm di Roma Sergio Colaiocco aveva aperto un procedimento il primo febbraio scorso a seguito di un esposto in cui si chiedeva di indagare per omissione in atti d’ufficio. La procura della capitale, che aveva affidato alla Guardia Costiera i primi accertamenti, ha ritenuto che nei confronti dei profughi della Sea Watch ci sia stata una limitazione della liberta’ personale al pari dei migranti che erano a bordo della nave Diciotti.

Sul caso della ‘Diciotti’, come è noto, il Senato ha negato l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini. Il voto risale al 20 marzo. Rispetto al nuovo scenario accusatorio ipotizzato dai pm di Roma, Salvini non si scompone: «Leggevo che da Roma è stato mandato alla procura siciliana un atto sul fermo di un’altra nave delle Ong nello scorso gennaio, la Sea Watch – ha commentato – E’ in arrivo un altro processo nei confronti del cattivone ministro Salvini? Non lo so, lo scopriremo insieme solo vivendo come diceva Lucio Battisti. Però io non cambierò mai idea, in Italia si arriva solo col permesso. I porti italiani sono sigillati».

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mercoledì, 27 Marzo 2019 - 18:32
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