Agenti della Penitenziaria suonano alle nozze di Tony Colombo: scoperti dai video, il Dap li sospende

Tony Colombo

Le nozze del cantante neomelodico Tony Colombo e della vedova del boss Tina Rispoli, quelle che hanno fatto dalla sedia mezza Napoli per la nota trash data all’evento (strategia di marketing peraltro ben riuscita), quelle che hanno sollevato un polverone politico per via delle location scelte per le nozze (Maschio Angioino) e per la ‘serenata-concerto’ d’amore (piazza del Plebiscito) di tre giorni prima, quelle che hanno persino scomodato la procura della Repubblica di Napoli ad aprire un fascicolo di inchiesta, si arricchiscono di una nuova desolante pagina.

Cinque ispettori della Polizia Penitenziaria, che suonano la tromba nella banda musicale del Corpo, di stanza a Portici, in provincia di Napoli, sono stati sospesi dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria perché hanno preso parte, in qualità di musicisti, al carnevalesco matrimonio. I cinque ispettori sono stati riconosciuti nelle immagini e nei numerosi video girati anche da semplici cittadini, finiti sul web dove, in pochissimo tempo sono diventati virali. La risposta da parte del Dap non si è fatta attendere: dopo gli accertamenti di rito è stato emesso un provvedimento di sospensione cautelativo nei confronti dei cinque trombettisti che ha lasciato la banda musicale temporaneamente priva dell’apporto di questo strumento.

«Ancora fango sulla Polizia Penitenziaria», hanno commentato all’Ansa il presidente dell’Unione dei Sindacati della Polizia Penitenziaria Giuseppe Moretti e il segretario regionale Ciro Auricchio, secondo i quali «l’onore e il prestigio del Corpo non possono essere intaccati da simili condotte. Stigmatizziamo questo comportamento – aggiungono Moretti e Auricchio – che, vorremmo sottolineare, costituisce un’eccezione e, pertanto, non può vanificare l’abnegazione profusa quotidianamente dagli agenti i quali, con enorme sacrificio garantiscono l’ordine e la sicurezza nelle carceri». Moretti e Auricchio auspicano ora che «così come le altre bande delle forze di polizia anche quella del Corpo della Polizia Penitenziaria venga trasferita a Roma, come prevede un progetto già avviato dal Dipartimento e caldeggiato dalla nostra organizzazione sindacale».

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mercoledì, 3 Aprile 2019 - 18:13
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