Sicilia, i primi dati delle Comunali: la Lega corra da sola e perde, bene in tandem col centrodestra; luci e ombre per il grillini

di Federico Felici

Trentaquattro Comuni al voto, di cui 7 con il sistema proporzionale e 27 con quello maggioritario, per una popolazione complessiva di 496.350 cittadini. In Sicilia, ieri, è stata giornata di elezioni. E, oggi, è il giorno della conta e dei conti. Oggi è il giorno dei bilanci, soprattutto lo è per Lega (che in alcuni comuni ha corso da sola, smarcandosi dal resto dei partiti di centrodestra) e Cinque Stelle (che hanno perso Gela e Bagheria, dove alle vecchie elezioni imposero i propri candidati entrambi poi messi in un angolo dal Movimento per ragioni diverse).

Partiamo dai primi dati per inquadrare il contesto dell’analisi del voto: dei 34 comuni al voto, solo in 5 Comuni si tornerà di nuovo alle urne per il ballottaggio. La sfida prosegue a Caltanissetta, Gela, Castelvetrano, Mazara del Vallo e Monreale; in questi cinque comuni si è votato col maggioritario.

Caltanissetta, la Lega corre da sola e si ferma al primo turno
Ballottaggio tra i candidati di centrodestra e Cinque Stelle 
Di questa cinquina i riflettori sono tutti puntati su Caltanissetta, unico capoluogo di provincia dove si è votato: qui la Lega ha tentato di correre da sola (senza fare squadra con gli altri partiti di centrodestra) e ha schierato in campo Oscar Aiello. Ebbene, Aiello non correrà per il ballottaggio: tra i quattro candidati sindaco si è piazzato ultimo, con il 12%. Va invece al ballottaggio Michele Giarratana, il candidato sindaco sostenuto dal centrodestra e da liste civiche (“Giarratana Sindaco – Caltanissetta Protagonista”, “Forza Italia – Berlusconi”, “Diventerà Bellissima – Giarratana Sindaco”, “Fratelli d’Italia – Sicilia Vera”, “UDC – Unione di Centro – Libertas”, “Avanti Caltanissetta): Giarratana è forte del 37% dei consensi. L’altro candidato sindaco che passa al secondo turno è Roberto Gambino del Movimento Cinque Stelle, che ha ottenuto il 20% dei consensi. Si è fermato al 18% il candidato del centrosinistra, Salvatore Messana, riferibile al Pd che non ha presentato simbolo.

Gela, il 12 maggio si sfideranno Greco e Spata:
Greco è sostenuto sia dal Pd che da Forza Italia
Anche Gela guarda al ballottaggio. La sfida è tra Cistroforo Greco e Giuseppe Spata. E qui la composizione delle liste che sostengono l’uno e l’altro candidato è tutto un programma. Cristoforo Greco è infatti sostenuto sia dal Partito democratico che da Forza Itali, oltre che da alcune civiche: ha ottenuto circa il 36% dei voti. Giuseppe Spata, il suo rivale, ha portato a casa il 30% dei voti: lo sostengono Lega, Udc e Fratelli d’Italia. Fuori Simone Morgana del Movimento Cinque Stelle, che nell’ultima tornata aveva fatto eleggere il suo sindaco, ma che questa volta è al 15%, fanalino di coda, dietro anche il candidato di alcune liste civiche, Maurizio Malfa con il 17%.
A Gela il sindaco uscente era Domenico Messinese, che è stato sfiduciato nel settembre 2018 con 26 voti favorevoli e l’astensione dei due consiglieri del gruppo ‘Diventerà Bellissima’. Messinese era stato eletto con il Movimento Cinque Stelle, dal quale venne espulso nel dicembre 2015 perché venne meno «agli obblighi assunti con l’accettazione della candidatura». Nello specifico Messinese non provvide «al taglio del proprio stipendio, nonostante il consiglio comunale di Gela abbia votato anche un atto d’impegno in questo senso, col fine ulteriore di generare un effetto domino normativo che avrebbe portato automaticamente alla riduzione delle indennità degli assessori e dei consiglieri».

Castelvetrano, Lega fuori dal ballottaggio
I Cinque Stelle si batteranno con un indipendente
A Castelvetrano, comune sciolto per mafia, la Lega resta fuori dal ballottaggio mentre i Cinque Stelle passano il turno. A fronteggiarsi il 12 maggio saranno Calogero Martire, a capo di due liste civiche, con il 29%, ed Enzo Alfano dei Cinque Stelle, con circa il 28%. Il candidato del Pd, Pasquale Calamia, è di poco sopra il 17%. Quello della Lega, Antonino Giaramita, si è fermato al 7%.

Mazara del Vallo, la Lega passa al secondo turno
Rispetto a Castelvetrano, lo scenario si è inverte a Mazara del Vallo: la Lega andrà al ballottaggio, mentre i Cinque Stelle restano fuori. La sfida sarà tra Salvatore Quinci, a capo di liste civiche, con circa il 33%, e Giorgio Randazzo, sostenuto da Lega e civiche, al 21%.

Monreale, sarà sfida da due candidati:
sostenuti dalle civiche. Fuori la Lega
Ballottaggio pure a Monreale tra Alberto Arcidiacono al 23,5% e Piero Capizzi al 22%, entrambi a capo di liste civiche. Fuori Salvino Caputo di Forza Italia e il candidato della Lega Giuseppe Romanotto.

Bagheria, il candidato del centrosinistra vince al primo turno
A Bagheria ce la fa al primo turno di Filippo Tripoli, sostenuto dal centrosinistra, con circa il 45% dei consensi; intorno al 31 Giacinto Di Stefano di Forza Italia e Lega; la 5 Stelle Romina Aiello, assessore comunale uscente, solo al 9%.
A Bagheria il sindaco uscente era Patrizio Cinque, eletto alla precedente comunali con il Movimento Cinque Stelle. Cinque è stato ‘dimenticato’ dai grillini in seguito alla sua iscrizione nel registro degli indagati nell’ambito di un’inchiesta per turbativa d’asta, falso, abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. In seguito a questa inchiesta Cinque si è autosospeso.

Aci Castello: vince il candidato sostenuto dal Pd
Eletto al primo turno anche il sindaco di Aci Castello, nel Catanese: si tratta di Carmelo Scadurra, sostenuto da Pd e da alcune liste civiche. Con il 53,74% ha avuto la meglio sul candidato del centrodestra Ignazia Carbone, fermatasi al 30,88%, e del Movimento 5 stelle Antonio Bonaccorso, con il 15,38%.

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lunedì, 29 Aprile 2019 - 13:12
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