Castellammare e l’inchiesta sui clan, il pm ottiene il processo per l’imprenditore Greco e i boss del circondario stabiese

L'imprenditore stabiese Adolfo Greco

Tutti a processo. Tutti a processo per le accuse, contestate a vario titolo, di estorsione (tentata e consumata) aggravata dalla matrice camorristica. Il pubblico ministero antimafia Giuseppe Cimmarotta ha chiuso l’inchiesta ‘Olimpo’, quella che ha colpito al cuore la criminalità organizzata del circondario stabiese e uno degli imprenditori più noti a Castellammare di Stabia, legato peraltro ad ambienti politici, ed ha chiesto ed ottenuto il giudizio immediato. Ha ottenuto cioè la fissazione del dibattimento bypassando l’udienza preliminare, questo perché gli elementi accusatori sono evidenti. Il giudice per le indagini preliminari Perrella del Tribunale di Napoli ha dato il via libera al processo, fissando la data di inizio del dibattimento per il primo luglio dinanzi ai giudici del Tribunale di Torre Annunziata.

Il processo è stato disposto anzitutto per l’imprenditore Adolfo Greco, il noto imprenditore accusato di avere svolto un ruolo di mediatore nell’imposizione delle tangenti ai danni di altri titolari di attività commerciali. In particolare a Greco si contestano due estorsioni aggravate dalla matrice camorristica: l’imprenditore avrebbe costretto il titolare di una catena di supermercati ad assumere un nipote dei Carolei e avrebbe indotto un altro noto imprenditore del settore lattiero-caseario a corrispondere ingenti somme di danaro al clan Afeltra. A processo sono finiti anche personaggi di spicco della criminalità organizzata di Castellammare di Stabia, Pompei, Gragnano e Pimonte: Teresa Martone (vedova del boss Michele D’Alessandro), Raffaele Carolei, Michele Carolei, Attilio Di Somma, Giovanni Cesarano, Luigi Di Martino, Nicola Esposito, Aniello Falanga, Francesco Afeltra, Umberto Cuomo e Giovanni Gentile. Richiesta di giudizio immediato, infine, per l’imprenditore Liberato Paturzo.

I reati contestati agli imputati sono aggravati dalla matrice camorristica per avere agito al fine di agevolare i clan di appartenenza. Clan che vanno sotto la voce di D’Alessandro, Cesarano, Afeltra e Di Martino. E’ ancora aperto l’altro filone di indagine scaturito dall’inchiesta ‘Olimpo’, quella sulle presunte irregolarità nella riqualificazione (ferma al palo) dell’area ex Cirio: in questo filone, oltre ad Adolfo Greco e al figlio Luigi (già consigliere comunale e Castellammare di Stabia), sono indagati anche i parlamentari di Forza Italia Luigi Cesaro e Antonio Pentangelo. La procura della Repubblica di Torre Annunziata che ha ereditato l’inchiesta aveva chiesto una proroga delle indagini per altri sei mesi.

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venerdì, 10 Maggio 2019 - 14:38
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