Prendeva i valori bollati che gli avvocati avrebbero dovuto applicare al momento del deposito di atti e li rivendeva, incollando poi su quelli degli avvocati marche da bollo false o di importo inferiore al richiesto. Accadeva nell’Avellinese, dove la guardia di finanza, nell’ambito di un’indagine della procura irpina, ha arrestato un cancelliere in servizio al giudice di pace nel Vallo di Lauro che, per il biennio 2012-2014, deve rispondere di peculato, falsificazione di monete, spendita e introduzione di monete falsificate e falsificazione di valori da bollo.
L’uomo era addetto alla ricezione delle note di iscrizione a ruolo delle controversie depositate dai legali, e convinceva gli avvocati a dare a lui le marche da bollo; poi applicava sui loro atti delle marche contraffatte, rivendendo i valori bollati regolari di cui si era indebitamente appropriato. Gli accertamenti hanno mostrato che ha fatto questo in almeno 231 casi. Il valore complessivo dei valori bollati, relativi a 150 procedimenti civili, ammonta ad oltre 23.000 euro. L’indagine è nata nel 2017.
Leggi anche:
– Ucciso per errore durante contrasti tra clan nel Napoletano, arrestato dopo 14 anni
– Saviano, uccisi perché il boss non voleva saldare un debito di gioco: il ras Eugenio D’Atri condannato all’ergastolo
– Rogo nella sede della polizia municipale nel Modenese: 2 morti, una terza è grave
– Napoli, piazze di spaccio del clan alla Sanità: arrestati 3 esponenti dei Vastarella
– Muore soffocato da un pezzo di pizza mentre i medici litigano, avviata indagine
– Acquista un terreno vicino alla roccaforte di un clan: costretto a pagare il ‘pizzo’ Arrestati boss e affiliati nel Napoletano
– Truffa agli anziani, il Viminale stanzia i fondi per 20 capoluoghi di Regione
– Sea Watch e lo sbarco disposto dai pm, Salvini accusa il procuratore di Agrigento L’ex magistrato Spataro: «Tutti in piazza»
martedì, 21 Maggio 2019 - 13:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA