Migranti, l’ultimo scontro tra Salvini e la magistratura: dossier su 3 giudici, i consiglieri di Area si rivolgono al Csm

Matteo Salvini
L'ex ministro degli Interni Matteo Salvini (foto Kontrolab)
di Roberta Miele

L’immigrazione continua ad essere un terreno di scontro tra la magistratura e il vicepremier Matteo Salvini. Nel mirino della Lega stavolta sono finiti il presidente della seconda sezione del Tar della Toscana, Rosaria Trizzino, il presidente della prima sezione del tribunale civile di Bologna, Matilde Betti e il giudice del tribunale di Firenze, Luciana Breggia, per aver emesso sentenze contro le cosiddette ‘zone rosse’ e a proposito dell’iscrizione anagrafica di alcuni cittadini stranieri. Immediata la reazione della magistratura, che ha fatto quadrato attorno a tre giudici chiedendo al Csm l’apertura di una pratica a tutela dei magistrati.

Le decisioni dei giudici
Matteo Salvini non si arrende e promette battaglia contro le decisioni dei giudici, non solo nelle aule di tribunale. Trizzino è accusata dal vicepremier di aver bocciato le ‘zone rosse’, istituite a Firenze dal prefetto e vietate a determinati soggetti. Betti e Breggia, invece, hanno accolto il ricorso contro la decisione che disponeva l’iscrizione nel registro anagrafico di due cittadini stranieri. Da una parte il Ministero dell’Interno farà ricorso contro i provvedimenti e sta valutando l’ipotesi di rivolgersi all’Avvocatura dello Stato. Il ricorso servirà per valutare se i magistrati «avrebbero dovuto astenersi, lasciando il fascicolo ad altri, per l’assunzione di posizioni in contrasto con le politiche» dell’Esecutivo in materia di sicurezza, accoglienza e difesa dei confini, come si legge in una nota del Viminale.

Il dossier sui magistrati
E a questo scopo sono stati aperti dei dossier. Salvini ha ordinato ai suoi uffici di ‘tracciare’ le uscite pubbliche dei magistrati rei di aver dato torto al Governo e di verificare i loro «rapporti di vicinanza e collaborazione con chi difende gli immigrati contro il Viminale».

La reazione della magistratura
La levata di scudi della magistratura non si è fatta attendere. I consiglieri togati di Area Giuseppe Cascini, Alessandra Dal Moro, Mario Suriano, Giovanni Zaccaro hanno chiesto al Comitato di presidenza del Csm l’apertura di una pratica a tutela per i magistrati accusati. Le accuse mosse sono ben chiare: «aver partecipato a dibattiti pubblici, rendendo dichiarazioni ‘favorevoli all’accoglienza dei migranti’, avere accolto un numero ritenuto troppo elevato di ricorsi», ma senza aver fornito alcuna indicazione circa i dati reali utilizzati, spiegano i consiglieri. I togati sono, inoltre, accusati di aver riconosciuto «protezione internazionale ad un ricorrente poi accusato di reati gravissimi». Un affronto contro i tribunali, «chiamati a riconoscere i diritti fondamentali nella delicata materia della protezione internazionale, che impongono l’intervento del Consiglio a tutela dell’ indipendenza ed autonomia della giurisdizione», concludono i consiglieri.

Salvini: «Nessun controllo della magistratura»
Salvini, dal canto suo, nega il tentativo di controllare la magistratura, ma, al tempo stesso, non arretra. «Non intendiamo controllare nessuno né creare problemi», soprattutto, in un momento così delicato come quello che sta vivendo il Csm: sono le parole del leader del Carroccio che suonano come una stoccata all’organo di autogoverno. È chiaro, infatti, il riferimento al terremoto che in questi giorni ha travolto le più alte cariche del Csm, costrette alle dimissioni. «Abbiamo bisogno di una magistratura forte libera e indipendente ma contesto che se un giudice fa un dibattito a favore dell’immigrazione e poi il giorno dopo emette una sentenza su un immigrato, allora non fai il giudice e ti candidi alle elezioni, vai in Parlamento e cambi le leggi», conclude Salvini.

Leggi anche:
– 
Bufera sulle toghe, Salvini e Bonafede: «Subito una riforma del Csm». Zingaretti resta zitto, Lega e 5Stelle lo attaccano
– Napoli, molesta una donna in Tribunale: 33enne ai domiciliari
– Camorra, la Corte di Cassazione annulla la decisione del Riesame per l’ex sindaco di Capua e primario Carmine Antropoli
Mafia, estorsione, stupefacenti e tentati omicidi: decine di arresti in tutta Italia
– Bufera sui magistrati, è tutti contro tutti Tre consiglieri del Csm in quota Mi contro Anm: «Richiesta di dimissioni infondata»
– Antonio Giglio, il bimbo volato giù da un palazzo al Parco Verde come Fortuna Loffredo: imputazione coatta per la madre
Bambini maltrattati in un asilo, insegnanti ai domiciliari nell’Avellinese: c’è anche un’accusa di violenza sessuale

giovedì, 6 Giugno 2019 - 17:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA