Cocaina dal Perù, anche una bambina utilizzata per il trasporto: 12 arresti

Guardia di finanza
La guardia di finanza (foto Kontrolab)

Cocaina purissima importata dal Perù anche attraverso ‘baby corrieri’, e in questo caso una bambina di undici anni. La guardia di finanza di Pavia, con il supporto dei comandi provinciali di Milano, Napoli e Terni, ha smantellato un’organizzazione criminale di narcos peruviani e sta eseguendo dalle prime luci dell’alba dodici ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti degli appartenenti. E’ il bilancio della seconda fase dell’operazione ”Huarango” che porta in carcere sette peruviani – di cui cinque donne – e due italiani, tutti pregiudicati e consentito il sequestro di oltre venti chili di cocaina. Tre peruviani destinatari di ordine di arresto risultano latitanti e sono attivamente ricercati.

Cocaina nella borsa di una bambina

Nonostante le misure di sicurezza attuate dai narcos sudamericani per l’importazione della cocaina, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pavia, diretti dal pm Maurizio Ascione della Procura di Milano, sono riusciti a chiudere il cerchio sulla banda, attiva tra il Perù e la piazza della movida milanese e pavese. Nella seconda fase dell’operazione ”Huarango” è stato accertato come i trafficanti non abbiano avuto alcuno scrupolo nell’occultare oltre due chili di cocaina nel bagaglio di una bambina di undici anni che viaggiava come minore non accompagnata.

La droga era nascosta all’interno dei telai di icone votive e quadretti. Tutta la fase del trasporto è stata monitorata dai finanzieri pavesi che, insieme alla gdf di Malpensa, sono riusciti a sequestrare il carico di polvere bianca introdotto sul territorio nazionale dalla minore inconsapevole né comunque punibile. La bambina, dopo le operazioni di sequestro dello stupefacente è stata affidata alla madre, all’oscuro del traffico.

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martedì, 18 Giugno 2019 - 13:14
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