Sea Watch3, Corte europea nega lo sbarco ma avverte l’Italia: «Fonire assistenza necessaria alle persone a bordo»

La ong Sea-Watch
La ong Sea-Watch

E’ stato respinto il ricorso presentato alla Corte europea dei diritti dell’uomo da alcuni migranti a bordo della Sea Watch 3. A riferirlo sono fonti del Viminale. I migranti avevano chiesto aiuto dopo il diniego allo sbarco ricevuto dal Governo italiano. La Corte in base ai suoi regolamenti, poteva chiedre all’Italia di adottare quelle che vengono definite «misure urgenti» e che «servono ad impedire serie e irrimediabili violazioni dei diritti umani».

Ha respinto il ricorso dunque ma ha affermato che «conta sulle autorità italiane affinché continuino a fornire l’assistenza necessaria alle persone a bordo di Sea Watch 3, che sono vulnerabili a causa della loro età o delle loro condizioni di salute». Lo scrive la stessa Corte di Strasburgo nella decisione con la quale ha deciso di non consentire lo sbarco della stessa Sea Watch 3.

«Anche la Corte europea di Strasbugo – afferma il ministro dell’Interno, Matteo Salvini –  conferma la scelta di ordine, buon senso, legalità e giustizia dell’Italia: porti chiusi ai trafficanti di esseri umani e ai loro complici. Meno partenze, meno sbarchi, meno morti, meno sprechi. Indietro non si torna».

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martedì, 25 Giugno 2019 - 20:17
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