Qualcuno fermo sul molo di Lampedusa ha gridato: «Bravi, bravi». E ha applaudito. La barca a vela Alex della ong Mediterranea ha attraccato nella banchina del porto di Lampedusa. L’hanno scortata una motovedetta della Finanza e un gommone della Capitaneria di Porto. A bordo ci sono 41 migranti. «Non ci sono porti chiusi per l’umanità», ha scritto su Facebook Mediterranea Saving Humans.
Anche alla barca a vela Alex era stato fatto divieto di accesso. Dalla barca a vela hanno motivato l’attracco, con annessa violazione delle disposizioni italiane, con lo stato di necessità. In particolare è stato specificato che a bordo mancava l’acqua. Va segnalato, per dovere di cronaca, che nella giornata di ieri l’Italia aveva consegnato più di 400 litri di acqua potabile alla barca a vela ‘Alex’ ma altrettanti sono stati successivamente rifiutati. Attraverso il proprio ufficio stampa, Alex aveva fatto sapere che le bottiglie d’acqua erano troppo ingombranti.
Verso Lampedusa sta navigando spedita anche un’altra nave umanitaria, la Alan Kurdi della ong Sea Eye, che ha già comunicato che, in caso di necessità, non si farà problemi ad attraccare a Lampedusa nonostante il divieto.
Dopo la scarcerazione del capitano della Sea Watc3 Carola Rackete, inizialmente arrestata per avere violato il blocco e avere attraccato a Lampedusa (con una manovra azzardata che ha portato allo svernamento della Motovedetta della Finanza, per fortuna senza conseguenze), la politica dei ‘porti chiusi’ targata dal ministro dell’Intero Matteo Salvini non fa più paura.
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sabato, 6 Luglio 2019 - 17:52
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