«L’attuale Governo dimostra uno stato confusionale e distruttivo sui temi della detenzione che desta allarme e preoccupazione, perché in totale contrasto con i principi costituzionali e con le più elementari regole di un Paese civile». Con queste parole, a fine giugno, l’Unione delle Camere penali italiane ha accompagnato la proclamazione dell’astensione nazionale dalle udienze. Lo sciopero è previsto per domani, martedì 9 luglio. Contestualmente a Napoli si terrà una manifestazione nazionale sempre voluta dall’Ucpi.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la Camera penale di Napoli, prevede un convegno corale dove a confrontarsi saranno magistrati, avvocati e politici. Si parlerà dell’emergenza carceri, del sovraffollamento, dello squilibrio nel rapporto tra persone detenute e medici a disposizione nelle prigioni (per ogni 315 detenuti c’è un solo medico), dei problemi che attanagliano il mondo degli istituti penitenziari (come la carenza di agenti della Penitenziaria) ma soprattutto si parlerà delle riforme varate dal Governo che hanno visione sempre più carcerocentrica e punitiva. Riforme che vanno sotto la voce di ‘spazzacorrotti’, decreto sicurezza, voto di scambio, tanto per citarne alcune. «L’attuale Governo dimostra uno stato confusionale e distruttivo sui temi della detenzione che desta allarme e preoccupazione, perché in totale contrasto con i principi costituzionali e con le più elementari regole di un Paese civile», sono state le parole usate nella delibera con la quale è stato deliberato lo sciopero nazionale.
L’appuntamento è nella sala Auditorium del Palazzo di Giustizia a partire dalle ore 10. Il titolo del dibattito è eloquente: «Emergenza carcere. Riportare l’esecuzione penale nella legalità costituzionale». Vastissimo il parterre dei relatori: gli indirizzi di saluto saranno affidati al presidente della Corte d’Appello di Napoli Giuseppe De Carolis di Prossedì, al procuratore generale della Corte d’Appello di Napoli Luigi Riello, al presidente facente funzioni del Tribunale di Napoli Dario Raffone, e al presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli. Dopodiché si entrerà nel vivo del dibattito che sarà introdotto e moderato dall’avvocato Ermanno Carnevale, presidente della Camera penale di Napoli. Si proseguirà con le relazioni di Glauco Giostra, coordinatore delle Commissioni ministeriali per la Riforma dell’Ordinamento penitenziario; di Mauro Palma, garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale. In scaletta previsti gli interventi di Stefania Baldassarri, direttore della casa circondariale di Taranto; di Rita Bernardini, del partito Radicali che torna a Napoli a distanza di pochi mesi dal convegno (organizzato dalla Camera penale partenopea e dall’associazione ‘Il carcere possibile’) in difesa di Radio Radicale; Ornella Favero, direttore di Ristretti Orizzonti; Giovanni Melillo, capo della procura della Repubblica di Napoli; Maria Luisa Palma, direttore della casa circondariale di Poggioreale; Adriana Pangia, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli; Riccardo Polidoro, responsabile dell’Osservatorio Carcere Ucpi; Alessio Scandurra, dell’Osservatorio nazionale Antigone. Le conclusioni, invece, saranno affidate al presidente dell’Unione delle Camere penali italiane Gian Domenico Caiazza.
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lunedì, 8 Luglio 2019 - 17:52
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