Incidente sul lavoro a Brindisi, operaio
del Salernitano muore folgorato

Ambulanza

La procura della Repubblica di Brindisi ha affidato alla polfer le indagini sull’incidente che la notte scorsa ha provocato la morte dell’operaio 57enne Mario Cavalieri, originario di Roccagloriosa, nel Salernitano. Secondo quanto emerso finora, l’uomo, impegnato in lavori sulle linee di alimentazione ferroviaria per conto dell’impresa Italferr, stava raggiungendo con un cestello un cavo al quale sarebbe stata preventivamente tolta l’alimentazione.

Il cestello avrebbe, però, toccato accidentalmente un secondo cavo non interessato dai lavori e rimasto sotto tensione. Il fatto è avvenuto a Brindisi in via Cappuccini, sulla linea ferroviaria Lecce – Bari, in particolare, lungo la tratta per San Vito dei Normanni (Br). Il contatto tra il cestello e il cavo elettrico, secondo alcuni testimoni, avrebbe prodotto un forte schiocco udito dai residenti del vicino quartiere.

I tentativi di rianimazione dei sanitari del 118 non hanno potuto fare nulla per salvare la vita all’uomo che lascia moglie e due figli. Due suoi colleghi che si trovavano sul posto dell’incidente, rimasti feriti, sono stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi e poi dimessi.

I sindacati: «Allontanare le ditte che non rispettano le regole di sicurezza»

«Adesso basta – si legge iun comunicato dei sindacati sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf, Fast e Orsa Ferrovie – Continua senza tregua la sciagura che coinvolge il personale delle ditte appaltatrici nelle attività ferroviarie. Troppe vite spezzate nel nome del profitto, troppe le segnalazioni riguardanti i ritmi di lavoro eccessivi, in assenza delle più elementari norme di sicurezza. La magistratura farà il suo corso ed individuerà i responsabili di questa ennesima sciagura. Resta il fatto che è diventato ormai insopportabile il continuo stillicidio di morti registrate nel compiere il proprio dovere». I sindacati chiedono «a Rfi in particolare e al Gruppo FSI più in generale una inversione di tendenza immediata che ricomprenda tra le azioni la censura, e in casi gravi come quello di questa notte l’allontanamento delle imprese che non rispettano le regole di sicurezza dell’esercizio ferroviario». E ritengono inoltre «indispensabile una convocazione del tavolo della sicurezza allo scopo di trovare soluzioni urgenti ed immediate», restando «in attesa di riscontro urgente».

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mercoledì, 10 Luglio 2019 - 12:04
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