Paolo Criscuoli, il consigliere togato che si era autosospeso dopo il suo coinvolgimento nella vicenda delle riunioni organizzate dal pm romano Luca Palamara, con Cosimo Ferri e Luca Lotti sulle nomine ai vertici delle procure, ha chiesto al Consiglio superiore della magistratura di essere collocato in aspettativa.
Criscuoli è l’unico dei consiglieri del Csm toccato dalle intercettazioni (ma non è indagato) a non essersi dimesso dal Csm, nonostante la forte pressioni di tutte le correnti delle toghe ad eccezione di Magistratura indipendente di cui Criscuoli fa parte. Altri quattro consiglieri presenti a quegli incontri si sono intanto dimessi da Palazzo dei marescialli e sono stati riassegnati dal Csm ai loro uffici giudiziari di provenienza. Nei confronti di tutti loro, il pg della Cassazione Riccardo Fuzio e il ministro della Giustizia hanno promosso l’azione disciplinare.
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mercoledì, 17 Luglio 2019 - 17:17
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