Affido condiviso, il ddl Pillon slitta a settembre: soddisfazione dal Pd, ma il senatore leghista scriverà il nuovo testo

Simone Pillon
di Roberta Miele

Rinviato a settembre. Il contestatissimo decreto sull’affido condiviso dei figli di coppie separate firmato dal senatore leghista Simone Pillon è stato fermato in Commissione giustizia. La riforma del diritto di famiglia confluirà in un testo unico insieme agli altri cinque disegni di legge presentati a Palazzo Madama e alle osservazioni espresse da associazioni ed esperti durante le oltre cento audizioni svolte nei mesi scorsi. Non si tratta del primo stop all’iniziativa del Carroccio. Il disegno di legge aveva subito un blocco già ad aprile, quando il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità Vincenzo Spadafora aveva dichiarato che il testo non sarebbe mai arrivato in Aula. Dopo la pausa estiva, comunque, sarà lo stesso Pillon ad apportare le modifiche al ddl. In commissione, l’esponente leghista ha ricevuto all’unanimità il compito di redigere il nuovo testo. Lo slittamento, in effetti, non dispiace al senatore poiché «si era prospettata una fase di ostruzionismo» superata con la decisione dei gruppi parlamentari. «Una decisione responsabile. – commenta – Non si possono fare steccati ideologici sui diritti dei bambini, le contrapposizioni le faremo su altro». E promette: «Mi metterò al lavoro perché il prima possibile si diano risposte concrete alle famiglie. Voglio fare presto e bene perché le famiglie hanno aspettato fin troppo tempo. Dobbiamo garantire che i bambini delle coppie separate non siano strumentalizzati, non siano utilizzati e possano continuare a passare tempi più che soddisfacenti con i genitori e con i nonni», spiega Pillon.

Convinto della necessità di rivedere l’affido condiviso il vicepremier Matteo Salvini, per il quale bisogna «rimettere al centro i bambini» che «vanno sempre tutelati quando gli adulti litigano». Soddisfazione, invece, è stata espressa dal Movimento 5 Stelle che già in mattinata aveva annunciato il superamento del del Pillon a favore di una nuova legge «seria e ponderata in ogni dettaglio». I grillini, infatti, avevano criticato il decreto sin dalla sua presentazione. Critiche erano piovute anche dal leader penta stellato Luigi Di Maio, nonostante le sei firme da parte dei suoi parlamentari a favore del testo.

Per le opposizioni, invece, quella di oggi rappresenta la vittoria della battaglia. La guardia però resta alta: «Su questo testo futuro di cui nessuna ha notizia proseguirà l’ostruzionismo del Pd, che ha già iscritto in discussione generale i suoi 52 senatori», commenta la democratica Monica Cirinnà che si dice, insieme ai colleghi di partito, «non disponibile a sostenere un testo oscurantista e liberticida che rende difficile la separazione e il divorzio, che falsamente sostiene la bigenitorialità e introduce pericolosamente la Pas (sindrome di alienazione parentale)», conclude.

Leggi anche:
– Benevento, detenuto napoletano muore in carcere: la procura apre un’inchiesta
– Salerno, via libera alla Cittadella Giudiziaria: firmato il comodato d’uso tra Comune e Ministero della Giustizia
– Rapina con spari alla sala scommesse nel Napoletano, arrestati gli autori
– Anac, Raffaele Cantone lascia l’incarico: «Decisione sofferta, ma non posso fare lo spettatore passivo»
– Esplode una palazzina all’Isola d’Elba: un morto e 2 feriti gravi, una donna dispersa sotto le macerie
– Droga lungo l’asse Napoli-Palermo, scattano 12 arresti nell’inchiesta ‘Bianco’
– Caos treni, via ai rimborsi per i ritardi Indagini sul possibile legame tra l’incendio e la sentenza sugli anarchici
– Bibbiano, Bonafede copia Law & Order: «Nasce una squadra speciale al ministero»
– 
Csm, 16 candidati per elezioni suppletive: la carica dei pm napoletani; spiccano i nomi di Di Matteo, Siciliano e Canepa

martedì, 23 Luglio 2019 - 20:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA