Inchiesta sull’ospedale di Caserta, falsi certificati per andare in vacanza o assistere a una partita della Juventus

Ospedale Caserta

Mazzette in danaro, viaggi a Capri o a Torino per la partita di Champions League della Juventus, e addirittura una tangente usata per pagare un’altra tangente: sono alcuni degli episodi contestati ad Angelina Grillo, tecnico di laboratorio in servizio al Reparto di Patologia clinica dell’ospedale di Caserta, finita in carcere per corruzione e truffa nell’ambito dell’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere sull’ennesimo scandalo all’ospedale della città della Reggia, già sciolto per camorra per le infiltrazioni del clan Zagaria.

Per gli inquirenti la Grillo sarebbe il «tuttofare», colei che fa gli ordini alla ditte fornitrici, o ne incontra i rappresentanti, facendosi pagare tangenti in danaro o sotto forma di biglietti ferroviari o viaggi in località turistiche, come Capri, per acquistare del materiale che il più delle volte non serve al reparto. In una circostanza – accertano i Nas dell’Arma – la Grillo riesce ad accumulare, sempre tramite somme ottenute dai fornitori, una tangente di circa 5000 mila euro con cui pagare un’altra tangente ad un appartenente all’Esercito, Generoso Vaiano, che si sarebbe speso per far superare il concorso nell’Esercito ai due figli della donna; i soldi sarebbero serviti alla donna anche per accompagnare i figli a Foligno per la prova, poi effettivamente superata.

La Grillo è accusata anche di truffa ai danni dello Stato, per essersi assentata durante l’orario di lavoro dopo aver regolarmente timbrato il badge, e per aver presentato falsi certificati medici che le servivano per andare in vacanza; in una circostanza, è emerso, nonostante il certificato medico, la Grillo si sarebbe recata a Torino per assistere ad una partita di Champions League.

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mercoledì, 24 Luglio 2019 - 20:16
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