Napoletani scomparsi in Messico, processo ai poliziotti coinvolti: la prima udienza è durata circa 10 ore

Scomparsi Messico

Dieci ore d’udienza. Alle quali, probabilmente, se ne aggiungeranno altrettante nella giornata di oggi. Ieri, giovedì 25 luglio, è cominciato in Messico il processo a carico dei quattro poliziotti arrestati in quanto coinvolti nella sparizione di Raffaele Russo, del figlio Antonio Russo e del nipote Vincenzo Cimmino, scomparsi il 31 gennaio del 2018, nello stato messicano di Jalisco.

In aula c’era anche l’avvocato Mendez, componente della Oma (Organizzazione Mondiale Avvocati) di cui l’avvocato Claudio Falleti, uno dei legali della famiglie, è alto commissario per la Repubblica Italiana all’interno dell’Organizzazione, che collabora con Falleti per questa inchiesta. L’avvocato Claudio Falleti e l’avvocato Griselda Herrera di Oma Europa hanno fatto pervenire memorie e contestazioni all’informativa ricevuta dal governo Messicano attraverso l’Onu che ha chiesto delucidazioni su alcuni punti non ancora molta chiari della vicenda, «contestazioni che verranno sollevate anche nel corso dell’udienza», assicura Falleti. «Crediamo fortemente – conclude l’avvocato Falleti – che il connubio tra l’attività internazionale svolta dal mio studio e l’attività processuale in Messico potrà dare una forte spinta alla ricerca della verità che i miei assistiti meritano dopo tanto tempo».

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venerdì, 26 Luglio 2019 - 16:42
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