Carabiniere ucciso, Di Maio: «Quella foto dell’indagato non è bella, ma basta caciara. Spero che arrivi un ergastolo»

Luigi Di Maio
Luigi Di Maio
di Roberta Miele

«Ergastolo». Il vicepremier Luigi Di Maio spera «nella pena massima» per l’omicida del carabiniere che ha perso la vita nella notte di venerdì scorso. I funerali di Mario Cerciello Rega nella chiesa Santa Croce di Santa Maria del Corso a Somma Vesuviana, dove si è recato anche il leader grillino, sono appena terminati. Nella stessa parrocchia, il militare era stato battezzato e, poco più di un mese fa, si era sposato.

«Lasciatemi dire che per me è importantissimo» essere presente alla cerimonia, commenta Di Maio, poche ore prima di recarsi nella cittadina alle falde del Vesuvio. A margine dell’intervento sul regionalismo differenziato tenutosi stamane all’Università Federico II di Napoli, il ministro dello Sviluppo Economico prova a mettere un punto alle polemiche scaturite dalla diffusione di una foto che ritrae uno dei due americani fermati bendato e ammanettato. Foto scattata all’interno della caserma di via In Selci. Un’immagine «non bella». L’Arma «ha fatto bene a trasferire» i militari che hanno compiuto quest’atto, «ma non voglio che la si butti in caciara», ammonisce il vicepremier.

«Da quando la foto è stata diffusa, più che parlare del brigadiere si parla del ragazzo bendato». Polemiche sterili, per Di Maio. «I carabinieri sono stati puniti dall’Arma stessa, abbiamo detto che è una foto brutta. Adesso si vada avanti» – conclude – «E spero vivamente una una pena massima che possa essere l’ergastolo».

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lunedì, 29 Luglio 2019 - 14:27
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