Ci sono quattro bonifici, per un totale di 316.000 euro, in favore di un’altra donna. Il timore è che la titolare del conto li abbia effettuati perché soggiogata da una setta satanica. Mistero a Giugliano, dove a ottobre un’anziana ha denunciato il possibile plagio della figlia, una docente di 38 anni. La procura di Napoli Nord ha trasmesso per competenza il fascicolo ai colleghi di Perugia, nel cui circondario sarebbe radicata la setta. Ma da allora, non ci sono novità investigative. E la denunciante teme che la figlia possa elargire altro denaro agli stessi beneficiari.
La ragazza ha già venduto alcuni beni immobili – case e garage – situati in altre regioni, per raccogliere i soldi inviati in precedenza. Prelievi sarebbero stati fatti anche sul conto della madre. A preoccupare la genitrice, lo strano comportamento della figlia. E poi le liti: per due volte l’anziana è stata costretta a dormire a casa delle sorelle. A mettere in guardia l’83enne, un’amica della ragazza, spiegandole: «Non era vero che i soldi servivano a mia figlia per motivi medici, ma – denuncia la madre, assistita dagli avvocati Sergio Pisani e Giuseppe Siciliano – che mia figlia aveva conosciuto una donna strana (…), che sicuramente era la causa delle richieste di danaro».
Da lì, la scoperta del giro di vendite immobiliari e movimenti bancari. «Non sono mancati episodi in cui – mette a verbale l’anziana -, per ottenere da me somme di danaro, di fronte al mio fermo diniego, la stessa (la figlia, ndr) ha usato violenza buttando la formaggiera dal palazzo, danneggiando il mobile della cucina, minacciando di lanciare il televisore dal balcone». E come se non bastasse «una sera mì ha mostrato anche una pistola raffigurata nel tablet in suo possesso e mi passò ai telefono un soggetto di voce maschile che mi disse che se non pagavo l’avrebbero bruciata nell’acido». Insomma, la vita in casa è diventata un inferno. Non è servito nemmeno convincere la giovane a recarsi dai carabinieri. Una volta in caserma, la figlia ha minimizzato la vicenda, convincendo i militari che la madre avesse «ingigantito una banale vicenda debitoria».
Tuttavia, il clima non si sarebbe rasserenato affatto. «Nonostante l’elargizione di tali ingenti somme – sostiene la denuncia-, mia figlia dice tuttora di essere in gravi difficoltà economiche e di avere parte dello stipendio pignorato». Per l’anziana, è allarmante lo scenario della storia. Grazie al consulente Eugenio Rapinese, i legali hanno estrapolato alcune foto dal profilo Facebook della figlia, adesso bloccato. Gli scatti confermerebbero l’esistenza della setta, per la presenza di «numerosissimi simboli satanici». Agli inquietanti interrogativi, però, possono dare risposta solo gli inquirenti umbri.
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domenica, 4 agosto 2019 - 12:18
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