Crisi di Governo, è tutti contro Salvini Lunedì conferenza dei capigruppo e Conte prepara l’operazione verità

I vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio

La conferenza dei capigruppo convocata dal presidente del Senato Elisabetta Casellati per lunedì. La mozione di sfiducia al premier Conte già presentata dalla Lega con la motivazione che il Governo insediatosi un anno fa è stato il Governo dei ‘troppi no’. E poi la campagna elettorale, ufficialmente già aperta, che vede adesso tutti gli anti-Salvini dare addosso al leader del Lega accusando di essere scappato dall’approvazione della ‘sensibile’ legge di Bilancio e scaricandogli contro la responsabilità di fare lievitare Iva e conti, mentre si studia la strategia per capire cosa fare e come irrobustirsi nel caso in cui si vada veramente alle elezioni anticipate. Sempre che, alla fine, il ‘partitone’ degli anti-Salvini non raggiunga un accordo (di comodo) per annullare l’ossessiva richiesta del vicepremier di andare alle urne e bissare il trionfo (dato per scontato da autorevoli sondaggisti) delle Europee.

Del resto, al di là degli annunci frettolosi dell’altro ieri secondo i quali tutti erano pronti ad andare al voto, le elezioni anticipate convengono esclusivamente a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni, che da sempre aspetta il momento giusto per potere formare un unico fronte sovranista Lega-Fdi. E Salvini, che in questa partita a scacchi nulla ha lasciato al caso, è già in pieno tour elettorale agostano per le spiagge di mezza Italia: il calendario fitto di appuntamenti (quasi una ventina, alcuni dei quali annullati) fa capire come il leader del Carroccio avesse già pronta la scaletta di comizi necessari a ‘galvanizzare’ le folle bagnanti come accaduto al Papeete beach a Milano. Salvini «pieni poteri», due parole – non scelte a caso (ché Salvini, nella sua comunicazione, mai nulla ha affidato all’improvvisazione e né è vittima di citazioni sfortunate) – che rievocano quel “Decreto dei pieni poteri” approvato dal parlamento il 24 marzo 1933 per dichiarare lo stato di emergenza e instaurare di fatto la dittatura che lancerà Adolf Hitler. Salvini chiede «agli italiani, se ne hanno voglia, di darmi pieni poteri per fare quello che abbiamo promesso di fare fino in fondo senza rallentamenti e senza palle al piede (..) Siamo in democrazia, chi sceglie Salvini sa cosa sceglie».

Quanto agli altri partiti, Forza Italia è ormai evanescente, dilaniato per giunta da una guerra intestina che vede il governatore della Liguria Giovanni Toti con tutti e due piedi fuori dalla porta (ieri Toto ha annunciato che proverà a fare inserire il suo neo-nato movimento ‘Cambiamo’ nelle liste elettorale) e una pattuglia di parlamentari azzurri pronti a seguirli. Toti, si vocifera, dovrebbe allinearsi a Salvini (sempre che riesce nell’impresa di dare un peso a questa sua creatura politica, assai prematura per un’elezione), mentre ciò che resta di Forza Italia dovrebbe trovare una sua collocazione.

Rispetto a Forza Italia il Pd sembra stare meglio ma non sta benissimo: lo scontro interno tra i renziani e i zingarettiani s’è acuito proprio nelle ultime settimane e questo rende la vita dei ‘dem’ appesa a un filo. Se Renzi dovesse decidere di fare le valigie e fondare un suo movimento (scenario di cui si parla da mesi), il Pd perderebbe buona parte della sua forza e a quel punto l’unica possibilità per rimanere in gioco sarebbe quella di allearsi col Movimento Cinque Stelle, soluzione che a una parte dei ‘dem’ (non i renziani, ovviamente) non è mai dispiaciuta, basti pensare che sino a poche settimane Dario Franceschini ancora ventilava la possibilità di aprire ai grillini.

Mentre i partiti si azzuffano, il premier Giuseppe Conte prepara il suo ultimo attacco a Salvini con un’operazione verità. Le motivazioni di faccia presentate da Salvini per giustificare la spallata al Governo («Troppi no») non gli sono piaciute, e c’è da scommetterci che l’ultimo (forse) discorso di Conte da premier sarà per il leader della Lega di quelli indimenticabili. Il premier, giusto per non dimenticarlo, era stato già assai duro contro Salvini in occasione del suo intervento in Aula sui fondi russi alla Lega.

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sabato, 10 Agosto 2019 - 12:46
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