La crisi politica svilita a reality show: Mattarella attende i grillini e loro litigano per il ‘televoto’ sulla piattaforma Rousseau

Luigi Di Maio

Via al televoto. Nell’ultimo giorno utile per tirare le somme delle trattative da soap opera andate avanti per una settimana, i grillini si accapigliano sulla tempistica della decisione di affidare agli iscritti alla piattaforma Rousseau la votazione finale su un eventuale accordo di governo giallo-rosso. E si accapigliano a suon di dichiarazioni sui social, restituendo uno spettacolo dialettico degno del salotto del Grande Fratello e lontano anni luce dalla serietà imposta a chi è chiamato a decidere delle sorti del Paese. Uno spettacolo inglorioso, che si consuma nella giornata conclusiva delle consultazioni-bis.

Alle 19 i Cinque Stelle sono attesi dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, ma a vedere l’andamento delle discussioni all’interno dei pentastellati sembra invece che l’appuntamento si terrà davanti a Barbara D’Urso che non aspetta altro di potere dare via al televoto.

Proviamo a riassumere. Ieri sera Luigi Di Maio ha annunciato che sulla piattaforma Rousseau gli iscritti potranno dire la loro su questo eventuale governo Cinque Stelle-Pd. Sostanzialmente Di Maio cerca una legittimazione ad un accordo dettato dalla necessità di evitare il ritorno immediato alle urne e la scontata vittoria di Matteo Salvini, un accordo però che fa storcere il naso a parecchi esponenti pentastellati. I grillini hanno avuto una settimana di tempo per organizzare la votazione (sulla cui trasparenza c’è molto da interrogarsi), invece, assolutamente sprezzanti del valore delle consultazioni aperte dinanzi a Mattarella, hanno deciso solo ieri di affidarsi al voto sul Web. Una decisione che all’interno del Movimento ha sollevato un acceso dibattito: da un lato quelli che strenuamente difendono il ‘televoto’ e quelli invece che ritengono assolutamente tardiva una votazione.

Il voto, infatti, arriverà inevitabilmente dopo l’ultima giornata di consultazioni che si conclude oggi. Arriverà, cioè, dopo che Pd e Movimento Cinque Stelle dovranno scoprire le carte davanti al Capo dello Stato e spiegare una volta e per tutte se l’intesa è stata raggiunta, momento dal quale dipende la decisione di Mattarella di affidare a Conte la formazione di un nuovo governo oppure di disporre il voto anticipato. E dunque che senso ha il ‘televoto’ postumo? O forse i grillini credono davvero di potersi presentare davanti a Mattarella questa sera chiedendo un altro giorno o due in attesa che venga dichiarato aperto il televoto? Nei salotti di Barbara D’Urso sarebbe stato possibile: i colpi di scena e le attese alimentano l’audience, ma la politica è un’altra cosa.

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mercoledì, 28 Agosto 2019 - 17:43
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