Incidenti sul lavoro, la tragedia nel Pavese: i due datori di lavoro furono intervistati come esempio virtuoso di integrazione

Ambulanza

Un’indagine aperta per omicidio colposo. Un atto dovuto dopo la tragedia che si è consumata ieri in un’azienda agricola ad Arena Po, nel Pavese. Quattro persone hanno perso la vita, annegate in una vasca di liquami. Erano tutti indiani, tutti parenti. E tutti sono morti per le esalazioni di anidride carbonica.

Le vittime sono i fratelli Prem Singh e Tarsem Singh, di 47 e 45 anni, titolari dell’azienda; e due dipendenti, Harminder e Mnjinder Singh, di 29 e 28 anni e cugini dei titolari. I due fratelli erano stati intervistati nel 2016 dal Corriere della Sera come esempio virtuoso di integrazione; erano in Italia da 25 anni. Avevano cominciato nel Cremonese, lavorando nelle stalle ad accudire vitelli e mungere vacche. Poi nel 2017 erano riusciti a rilevare, con un contratto d’affitto, l’azienda dove sono morti.

Secondo quanto ricostruito in questa fase iniziale, un operaio sarebbe finito per primo nella vasca e gli altri si sarebbero gettati per salvarlo. L’ipotesi è che Tarsem, a causa di un guasto, si sarebbe calato nella vasca per cercare di risolvere il problema. Ma poi si sarebbe sentito male. La tragedia è stata scoperta solo dopo mezzogiorno, quando i fratelli non sono rientrati per pranzo.

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venerdì, 13 Settembre 2019 - 12:40
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