Ponticelli, risolto l’omicidio del boss Nunzia D’Amico inseguita e uccisa sotto casa: arrestato uomo dei De Micco

La procura di Napoli
di Manuela Galletta

«Fermati, fermati… Ti devo uccidere». E’ il 10 ottobre del 2015. Nel rione di edilizia popolare denominato Conocal, a Ponticelli, un uomo sbuca dal nulla all’improvviso, sotto la pioggia battente che per una giornata intera non darà tregua alla città di Napoli. Ha il passamontagna calato sul capo e una pistola in mano. Nunzia D’Amico, meglio conosciuta negli ambienti criminali come la ‘passilona’ e al tempo a capo dell’omonimo gruppo criminale che controllava lo spacciava in quel rione, cerca di scappare. Prova a nascondersi dietro le auto che sostano davanti all’ingresso del palazzo dove abitava e dove stava rientrando. Ma il killer la insegue, la stana e la uccide scaricandole addosso 15 colpi di pistola.

Fu un omicidio eccellente, quello di Nunzia D’Amico. Un omicidio che segnò la vittoria dei De Micco nella faida scoppiata proprio coi D’Amico (chiamati i ‘fraulella’), i quali non volevano accettare di dovere corrispondere ai nuovi signori di Ponticelli una quota sugli affari illeciti da loro gestiti in quel rione che era casa loro.

A distanza di quattro anni da quell’agguato, la Direzione distrettuale antimafia di Napoli e gli uomini della Squadra Mobile di Napoli sono riusciti a mettere un primo punto fermo alle indagini sulla morte di Nunzia D’Amico: Antonio De Martino, 30 anni, si è visto recapitare in prigione, dove è già detenuto per altri reati, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio premeditato, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo e ricettazione, con l’aggravante della matrice camorristica per avere agito al fine di agevolare la cosca di appartenenza. Il reato è contestato in concorso con un’altra persona che però non è stata arrestata, in quanto deceduta: l’altro uomo che uccise Nunzio D’Amico si chiamava Flavio Salzano, e il clan D’Amico lo ammazzò il 30 agosto del 2016. Salzano, all’epoca, era latitante perché ricercato nell’ambito della maxi-inchiesta ‘Delenda’ che rase al suolo i D’Amico. Antonio De Martino dovrà ora comparire dinanzi al gip per l’interrogatorio di garanzia.

Il 30enne ha già una condanna, non definitiva, per omicidio: nel dicembre dello scorso anno ha rimediato la pena dell’ergastolo, unitamente al boss Luigi De Micco, per l’agguato costato la vita a Salvatore Sulla (avvenuto a Ponticelli il 23 dicembre del 2016). Per questo omicidio è in corso il processo dinanzi ai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Napoli.

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giovedì, 26 Settembre 2019 - 13:25
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