Falso dossier sui festini gay in parrocchia, via il processo a don Grimaldi: calunniò il prete della chiesa di Pizzofalcone

Tribunale di Napoli

Quella lettera anonima mise in subbuglio una comunità: nella missiva inviata al vescovo ausiliario Lucio Lemmo, si raccontavano di party a luci rosse tra sacerdoti e giovani ragazzi. Don Mario D’Orlando, che all’epoca era parrocco della chiesa Santa degli Angeli a Pizzofalcone (Napoli), fu travolto dalle accuse e dai sospetti. Venne sospeso e la procura aprì un fascicolo di inchiesta per provare a fare chiarezza sui contenuti di quella ‘denuncia’. Ci sono voluti diversi mesi per capire cosa sia accaduto e la storia ricostruita dagli inquirenti ha dell’incredibile: Don Mario D’Orlando fu vittima di accuse false costruite volutamente per screditarlo. E la persona che provò a distruggerne la reputazione fu un altro prete, don Alessandro Grimaldi, che all’epoca era nella diocesi di Benevento.

Questa mattina, dinanzi ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Napoli (presidente Francesco Pellecchia), si è aperto il dibattimento che vede imputato don Alessandro Grimaldi per accesso abusivo a sistema informatico, concorso in rivelazione di segreto e calunnia. Don Mario D’Orlando è costituito parte civile, assistito dall’avvocato Raffaele Chiummariello. Dopo l’articolazione dei mezzi di prova, il Tribunale ha rinviato l’udienza a gennaio per ascoltare i primi due testi che saranno indicati dalla procura. Per la storia del falso dossier contro don Mario D’Orlando è sotto processo anche un carabiniere, Ciro Muti, che risponde di accesso abusivo a sistema informatico e concorso in rivelazione di segreto: il militare dell’Arma ha scelto e ottenuto di essere giudicato con la modalità del rito abbreviato, formula che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena. Se sulla responsabilità dei due imputati la procura ha le idee chiare, non è invece altrettanto chiaro il perché don Alessandro Grimaldi abbia agito in questo modo.

A seguito del falso dossier e degli iniziali sospetti scaturiti, Don Mario D’Orlando ha subito pesanti ripercussioni: anzitutto è stato allontanata dalla Santa degli Angeli a Pizzofalcone dove era molto amato dalla comunità, ma ha dovuto fare i conti anche con le insinuazioni fatte su di lui sino a quando la procura non ha ristabilito la verità. Don Mario D’Orlando è stato poi riabilitato dalla Chiesa ma non gli è stata ancora assegnata una parrocchia.

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martedì, 1 Ottobre 2019 - 14:25
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