De Magistris sconfitto in Tribunale: assolto il presidente di ‘Cittadinanza Attiva’ dall’accusa di averlo diffamato

Luigi de Magistris
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris (foto Kontrolab)

Lucio Mauro è uno dei più grandi contestatori del sindaco Luigi de Magistris. Non siede in consiglio comunale, non ha cariche politiche. E’ il presidente di un’associazione, ‘Cittadinanza attiva in difesa di Napoli’, datata il 4 ottobre del 2012. E lì, su pagina Facebook dell’associazione, passa la contestazione al primo cittadino: una contestazione che si concentra sullo stato di salute (assai malandato) della città. Anche nel dicembre 2014 sulla pagina Facebook di Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli venne pubblicato un durissimo post contro l’amministrazione comunale. Solo che quella volta De Magistris decise di querelare Lucio Mauro per diffamazione. Ebbene, giovedì 3 ottobre il processo di primo grado che vedeva Mauro imputato per diffamazione è giunto a conclusione.

Assoluzione: è questa la decisione assunta dal giudice monocratico della nona sezione penale del Tribunale di Napoli nei confronti del presidente di ‘Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli’ (è stato difeso dall’avvocato Alberto Varano). Le motivazioni saranno depositate entro novanta giorni, passaggio necessario per capire in che modo il giudice ha ‘letto’ il post incriminato. Ma dal dispositivo di sentenza emerge già un dato: il giudice ha ritenuto che Mauro abbia esercitato un «diritto». La formula esatta dell’assoluzione recita infatti che il reato non è punibile ai sensi dell’articolo 51 del codice penale. Questo articolo, per inciso, recita al primo comma: «L’esercizio di un diritto o l’adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della Pubblica Autorità, esclude la punibilità». 

Mauro era sto chiamato a rispondere di un post nel quale si commentava la delibera della giunta comunale sulla pedonalizzazione di alcune aree cittadine: «Questo provvedimento è la prova schiacciante della collusione invisibile tra l’amministrazione di questa città e la malavita organizzata. Il provvedimento di chiusura di via Partenope da Piazza Vittoria a via Nazario Sauro ha privilegiato 21 esercizi di ristorazione (20 dei quali si ‘scoperto’, ma guarda un po’, essere irregolari ed evasori o totali di Cosap per cifre elevate), per la stragrande maggioranza pizzerie. Alcune delle quali, peraltro, sottoposte in passato a misure restrittive da parte della magistratura».

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sabato, 5 Ottobre 2019 - 18:45
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