Drogata, mandata in overdose, stuprata quand’era priva di conoscenza, infine soffocata e uccisa. Desirèe Mariottini aveva solo sedici anni quando la sua s’è fermata. L’hanno ritrovata cadavere in palazzo abbandonato a San Lorenzo, nel cuore di Roma, elevato a covo di spacciatori e consumatori di sostanze stupefacenti.
Per la sua morte il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Roma ha disposto il rinvio a giudizio di quattro persone. Il dibattimento, che si aprirà il 4 dicembre davanti ai giudici della terza sezione della Corte d’Assise di Roma, vedrà sul banco degli imputati i nigeriani Alinno Chima, Mamadou Gara, detto Paco, il ghanese Yusef Salia e il senegalese Brian Minthe.
Sono accusati a vario titolo di omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione e somministrazione di droghe a minori. Desirèe venne trovata morta nella notte tra il 18 e il 19 ottobre dello scorso anno.
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lunedì, 21 Ottobre 2019 - 16:22
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