Attesa per la sentenza della Corte Costituzionale sull’ergastolo ostativo a mafiosi e terroristi


Si attende per oggi la sentenza della Corte Costituzionale relativo alla costituzionalità dell’ergastolo ostativo, la misura che non consente ai condannati, salvo i collaboratori di giustizia, la concessione dei benefici penitenziari previsti per tutti i detenuti. L’ergastolo duro in Italia è previsto per i mafiosi ed i terroristi ed è stato introdotto nei giorni immediatamente successivi all’attentato di Capaci in cui perse la vita il giudice Giovanni Falcone.

Sulla materia si è appena pronunciata la Corte di Strasburgo che ha imposto all’Italia di modificare la legge sull’ergastolo ostativo perché è un «trattamento inumano e degradante». Ma la questione all’ esame della Corte costituzionale non e’ esattamente sovrapponibile: «Non ci occupiamo di casi concreti, a differenza della Corte europea- il giudice costituzionale Nicola Zanon. E mentre in quel caso il ricorso verteva sulla mancata concessione della liberazione condizionale, stavolta i ricorsi alla base della pronuncia che dovrà fare la Consulta vertono sulla mancata concessione di permessi premio a due ergastolani ostativi che non collaborano.

A chiedere la pronuncia della Consulta sono stati la Corte di Cassazione e il tribunale di sorveglianza di Perugia che dubitano della costituzionalità dell’articolo 4 bis dell’ordinamento penitenziario, per contrasto con il principio di ragionevolezza e della finalità rieducativa della pena sanciti rispettivamente dagli articoli 3 e 27 della Carta fondamentale. Intanto i giudici costituzionali hanno preso una prima decisione, dichiarando inammissibile la costituzione in giudizio del Garante per i detenuti, dell’Unione delle Camere penali e dell’Associazione Nessuno tocchi Caino.

 Leggi anche

Spari in ospedale, arrestato il padre del medico aggredito

Arriva il Fondo Salva Casa per aiutare le famiglie che rischiano di perderla

Minacce di morte al figlio per cedere l’autorimessa, incubo finisce con due arresti

-Il pm Vincenzo D’Onofrio nel mirino della camorra irpina

-Tangenziale di Napoli, ecco tutti i percorsi alternativi per evitare la paralisi

-Terrore nella notte a Napoli per un incendio in piazza Mercato 

Intesa sulla Manovra: carcere per evasori, slitta limite contante
– Mediaworld lo licenzia per il reclamo di un cliente, il tribunale reintegra il dipendente e dispone il risarcimento
– Whirlpool Napoli, i sindacati scendono in piazza: proclamato uno sciopero generale dell’industria e del terziario
– Uccide ex agente di polizia per gelosia, 54enne confessa in provincia di Catanzaro
– Finti avvocati per truffare anziani, due persone in manette nel Napoletano
– «Ucciso perché lasciò la sua amante», chieste quattro condanne: ergastolo per la donna dalla quale si era separato

martedì, 22 Ottobre 2019 - 11:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA