Rivelazioni choc di un pentito: «Alla strage di Capaci partecipò un ex poliziotto»


Novità sconvolgenti sulla strage di Capaci emergono dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Lo rivela il quotidiano Repubblica: il pentito nisseno Pietro Riggio ha affermato che un ex poliziotto, soprannominato «il turco», avrebbe partecipato alla fase esecutiva dell’uccisione del giudice Giovanni falcone, della compagna Francesca Morvillo e di tre agenti della scorta avvenuta il 23 maggio del 1992 lungo l’autostrada che collega l’aeroporto di Punta Raisi a Palermo. L’ex agente di polizia avrebbe messo l’esplosivo necessario per preparare l’attentato.

«Sono atti – dice all’Agi il procuratore generale di Caltanissetta Lia Sava – al vaglio delle procure competenti. Abbiamo depositato questi atti nel processo in Appello sia del Capaci Bis sia del Borsellino quater». L’ex poliziotto si sarebbe occupato del riempimento del canale di scolo dell’autostrada con l’esplosivo, operazione eseguita tramite l’utilizzo di skate-bord. Ha anche rivelato ai magistrati nisseni che prima aveva paura di eventuali ritorsioni e che per questo in passato non ha mai riferito nulla sulla strage di Capaci. Proprio alla luce di queste nuove rivelazioni, che potrebbero riaprire un nuovo filone d’inchiesta, nei giorni scorsi si è svolta una riunione alla procura nazionale antimafia alla quale hanno partecipato i magistrati delle procure di Palermo, Caltanissetta, Catania, Reggio Calabria e Firenze. Intanto è stata fissata per il 29 ottobre in Corte d’Assise d’Appello, la requisitoria del Capaci Bis. Alla sbarra cinque mafiosi accusati, a vario titolo, di avere partecipato alla strage.

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mercoledì, 23 Ottobre 2019 - 17:54
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