Matteo Renzi sale in cattedra, cannoneggia contro Pd e Cinque Stelle usciti con le ossa rotte dalle elezioni regionali in Umbria e annuncia che Italia Viva correrà con il suo simbolo alle regionali della Toscana.
Subito dopo la chiusura ufficiale delle urne e i dati definitivi delle votazioni che suggellano la straripante vittoria della Lega e del centrodestra ai danni dei giallorossi e di un Movimento Cinque Stelle scivolato sotto la soglia dell’8%, Matteo Renzi analizza quella che lui definisce una sconfitta annunciata. Una sconfitta figlia di un «accordo sbagliato». Già, perché a parere di Renzi, Pd e Cinque non avrebbero dovuto replicare a livello territoriale l’alleanza che sul piano nazionale era stata stipulata per mera necessità. Non avrebbero dovuto imporre ai rispettivi elettorati un accordo che le rispettive basi, soprattuto quella dei grillini, avevano contestato.
«La sconfitta è figlia di un accordo sbagliato nei tempi e nei modi – dice oggi Matteo Renzi – Lo avevo detto, anche privatamente, a tutti i protagonisti. E non a caso Italia Viva è’ stata fuori dalla partita. In Umbria è stato un errore allearsi in fretta e furia, senza un’idea condivisa, tra Cinque Stelle e Pd. E non ho capito la ‘genialata’ di fare una foto di gruppo all’ultimo minuto portando il premier in campagna elettorale per le Regionali». Con ciò non significa che Renzi rinneghi l’avere di fatto spinto il Pd, a livello nazionale, ad allearsi con i Cinque Stelle. I due piani, per il leader di Italia Viva, sono e devono restare separati: «Se avessi dato ascolto a Zingaretti e Gentiloni , il risultato delle politiche sarebbe stato lo stesso che in Umbria: un trionfo dei sovranisti di destra. L’Italia sarebbe stata un’Umbria più grande e per cinque anni Salvini avrebbe dominato ovunque. Anziché attaccarmi mi dovrebbero ringraziare». Per Renzi la strategia sui territori non può essere quella che conservare la propria identità. E Italia Viva adesso è pronta per provare a marcare il proprio territorio. Se fino ad ora l’ex premier aveva dichiarato che la sua ‘creatura’ non si sarebbe presentata ad alcuna elezione, né regionale né amministrativa, perché il suo partito era troppo giovane, adesso Renzi rompe gli indugi e annuncia la discesa in campo di Italia Viva nella regione dove Renzi si sente più forte: la Toscana. Qui il voto per il rinnovo del Consiglio regionale è atteso in primavera. «Nei prossimi mesi ci presenteremo alle Regionali, a cominciare dalla Toscana», annuncia Renzi nella sua e-news settimanale.
Le manovre per presentarsi al voto sono in corso e adesso è ora di acquisire in squadra i politici del territorio. A Firenze il primo il primo esponente politico eletto nelle istituzioni del Comune che fu retto in passato proprio da Renzi è un consigliere di quartiere: Mario Ricci, consigliere del Quartiere 5, lascia il Partito democratico ed entra ufficialmente in Italia Viva. In una nota Ricci ha spiegato che la sua decisione «rappresenta la conseguenza naturale di un percorso politico, che ha nelle istanze progressiste il proprio orizzonte culturale». «Italia Viva – commenta sempre la nota – si propone come la casa di chi continua a credere nel merito, nella competenza e nei valori della liberal-democrazia. E’ dunque una scelta di coerenza intellettuale, prima ancora che politica, quella che ha mosso questo passaggio».
Renzi, dunque, parte dalla Toscana ma l’obiettivo dichiarato è quello delle Politiche del 2023: «Il nostro orizzonte continua a essere quello di andare in doppia cifra alle politiche. Che per noi si terranno nel 2023 e comunque dopo l’elezione del nuovo presidente della Repubblica». Una dichiarazione che lascia anche trasparire la volontà di Matteo Renzi di non giocare brutti scherzi all’attuale Governo. Come a dire: Renzi non creerà tensioni, anche perché più longevo sarà il governo giallorosso più tempo a disposizione Matteo Renzi per mettere radici con la sua creatura politica.
Leggi anche:
– Circum, pendolari di nuovo a piedi sui binari. L’ironia su Facebook: «Si sta girando The Walking Dead»
– Noto commercialista di Napoli dagli arresti domiciliari al carcere
-Maestra sospesa dopo avere segnalato presunti abusi su alunna
–Camion abbatte sbarra del passaggio a livello, disagi sulla Napoli-Sarno della Circum
–Omicidio Luca Sacchi, la fidanzata smentita da immagini videosorveglianza
–Financial Times: «Conte collegato a fondo di investimento sotto inchiesta Vaticano»
–Attacco informatico ai dati di 3 milioni di clienti UniCredit
–Investiti e sbalzati dal viadotto, Procura di Avellino apre inchiesta
–Elezioni Umbria, i dati definitivi
– Caos Tangenziale Napoli, la società manda in cassa integrazione la metà dei dipendenti
– Operazione della polizia e della guardia di finanza contro usura e riciclaggio
– Batosta in Umbria, il M5s scioglie il patto elettorale col Pd alle Regionali
– Processo sullo stupro nel ristorante, giovane romana accusa Mario Pepe: «Mi svegliai in ospedale senza sapere come»
– La congiura di Palazzo San Giacomo svelata da Repubblica sveglia le opposizioni: mozione di sfiducia al sindaco
lunedì, 28 Ottobre 2019 - 14:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA