Jabil Marcianise, l’azienda non cede sui licenziamenti e spinge sulla ricollocazione

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Immagine di repertorio

Nessun ritiro della procedura di licenziamento ma un’accelerazione sul fronte della ricollocazione dei lavoratori in esubero. E’ quanto emerso dall’incontro nella sede di Confindustria Caserta tra i vertici di Jabil Circuit Italia, multinazionale dell’elettronica con stabilimento a Marcianise, e i sindacati. Un gruppo di lavoratori della Jabil ha effettuato un presidio all’esterno della sede di Confindustria. La Jabil ha da tempo annunciato di voler licenziare 350 addetti su 700 del sito casertano, e ha ribadito che andrà avanti su questa strada, presentando un’ulteriore azienda interessata ad assumere una parte degli addetti Jabil in esubero; si tratta del gruppo sardo Orefice, che produce gruppi elettrogeni e vorrebbe aprire uno stabilimento a Marcianise con l’assunzione di 60 addetti. Tra le aziende interessate alla ricollocazione c’è anche la Softlab, società di informatica con sede a Caserta che in passato ha già assunto 52 lavoratori fuoriusciti dalla Jabil, che sarebbe disposta ad assumerne altri trenta.

I sindacati chiedono maggiore impegno sul fronte dell’esodo incentivato, ma la Jabil non sembra intenzionata a cedere troppo sul punto. Altro tema di cui si è discusso è l’imminente scadenza della cassa integrazione straordinaria cui sono sottoposti oltre metà dei dipendenti Jabil di Marcianise; la cig scade il 10 novembre ma l’azienda non è stata ancora convocata dal Ministero. «Al momento il giudizio su quanto presentato dalla Jabil è sospeso – dice Mauro Musella, lavoratore nonché delegato Uilm – La priorità è prorogare la cassa integrazione fino a marzo per avere più tempo per studiare le soluzioni presentate». «L’azienda non cede sui licenziamenti – dice il segretario della Fiom-Cgil di Caserta Francesco Percuoco – ma deve dare maggiori garanzie sulle aziende in cui ricollocare i lavoratori in esubero».

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martedì, 29 Ottobre 2019 - 10:00
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