Inchiesta sullo spaccio di droga a Quarto Oggiaro e a Bollate nel Milanese, le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Laurence Rossi fanno scattare nuovi arresti. La Squadra Mobile di Milano ha eseguito nove misure cautelari, emessa dal gip, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di cocaina.
Gli arresti sono il frutto della prosecuzione dell’indagine battezzata ‘Old Story-Eden’ che nel 2017 portò alla cattura di Laurence Rossi (poi divenuto pentito) e che nel luglio 2018 è sfociata nell’operazione ‘Red Carpet’ costata l’arresto a 23 persone per reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, corruzione, ricettazione, riciclaggio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale e per lesioni personali. Ieri, con i 9 arresti, il terzo filone di indagine. I fatti contestati abbracciano un arco temporale che va dal 2012 al 2017. Secondo le indagini, cinque degli indagati avrebbero acquistato, in diverse occasioni, grossi quantitativi di cocaina da Laurence Rossi, per poi rivenderla in quantità minori o al minuto, nelle piazze di spaccio di Quarto Oggiaro e Bollate.
Durante tutto il periodo di indagini, scrive la questura, le forniture di cocaina, sia per gli spacciatori di Quarto Oggiaro che per quelli di Bollate, sono avvenute in maniera ininterrotta, mese per mese, in quantità variabili per tipologia e ampiezza della piazza di spaccio gestita dagli acquirenti. In questi cinque anni oggetto di contestazione sarebbero state effettuate forniture per un quantitativo complessivo che va dai 164 ai 190 chili di cocaina.
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martedì, 29 Ottobre 2019 - 13:02
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