Emergenza carceri, a Cagliari tre agenti penitenziari in ospedale dopo l’aggressione da parte di un detenuto

Cella Carcere

Tornano al centro delle cronache le carceri della Sardegna. Nella Casa circondariale di Cagliari, in particolare, all’interno della quale si è vissuta questa mattina una giornata ad alta tensione ed a Sassari, dove la Polizia Penitenziaria ha sequestrato un telefono cellulare in una cella.

«Quel che è avvenuto a Cagliari è colpa e conseguenza della scriteriata ed assurda protesta violenta di un detenuto- spiega Luca Loi, dirigente cagliaritano del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe- Durante la contestazione di un rapporto disciplinare, per altro relativo ad insulti ai danni di un poliziotto la sera antecedente, il detenuto oggetto della contestazione ha inveito contro un agente cercando di morderlo e solamente il pronto intervento di altri due agenti ha evitato che la situazione degenerasse. Alla fine sono finiti sotto le cure del nosocomio cittadino cagliaritano tre poliziotti che in questo momento si stanno sottoponendo ai controlli di screening relativi alle malattie virali. Per quanto accaduto va dapprima la solidarietà ai tre poliziotti oggetto di aggressione ed un invito che non cada nel vuoto affinché il personale di Polizia penitenziaria venga dotato di adeguati mezzi necessari peer contrastare queste gravi e assurde».

Per il Segretario Generale del Sappe Capece «la situazione dele carceri sarde è diventata insostenibile. I costanti e continui eventi critici che si verificano ogni giorno nelle carceri ne sono la più evidente dimostrazione. Poliziotti aggrediti, feriti, sequestrati, contusi, insultati e offesi. E quel che denuncia il Sappe da tempo si sta clamorosamente confermando ogni giorno: ossia che la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, l’aver tolto le sentinelle della Polizia penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, la mancanza di personale – servono almeno 8.000 nuovi agenti rispetto al previsto -, il mancato finanziamento per i servizi anti intrusione e anti scavalcamento».

Sempre in Sardegna, nel carcere sassarese di Bancali, un telefono cellulare è spuntato in una cella durante una perquisizione. A darne notizia è Antonio Cannas, delegato nazionale per la Sardegna del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

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martedì, 19 Novembre 2019 - 17:39
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