Nomine Asìa, De Magistris boccia i candidati esperti e sceglie un membro del suo staff


Luigi De Magistris ha scelto. Il nuovo presidente del consiglio di amministrazione della Asìa, la società partecipata dal Comune di Napoli che gestisce la raccolta rifiuti, è la 58enne Maria De Marco. Una nomina che fa discutere e crea polemiche, l’ennesima scelta per alcuni «discutibile» da parte del primo cittadino dopo il già criticato rimpasto della sua giunta. Quello, per intenderci, in cui DeMa ha deciso di sostituire l’assessora a Cultura e Turismo Nino Daniele con la giovane consigliera di Insurgencia Eleonora De Majo.

Ma perché la nomina di Maria De Marco, consigliera della VII Municiplaità (per la cui presidenza è stata anche in corsa), fa parlare? E’ presto detto: De Magistris ha dovuto scegliere tra 43 ‘papabili’, tra i quali manager dal lungo curriculum,  ma ha puntato su una persona che non ha alcuna esperienza nel campo dei rifiuti. Anzi, ha lavorato in settori diametralmente opposti a quelli per cui oggi le è richiesta competenza manageriale, eppure ha superato aspiranti dirigenti che lavorano tuttora in questo settore. Una selezione svolta in ogni caso regolarmente.

Basta dare una scorsa ai curriculum di chi ha partecipato all’avviso pubblico diramato dal Comune di Napoli lo scorso 30 ottobre per farsi un’idea. Ci sono ex dirigenti della stessa Asìa (Francesco Iacotucci e Daniele Fortini), ma anche manager di aziende specializzati nella gestione dei rifiuti, tra i quali un colonnello dei carabinieri in congedo. E ancora il presidente dell’Asìa di Benevento Alfredo Rosini, la direttrice della Dusty Igiene urbana di Catania, il presidente di Casoria Ambiente. Tutti, peraltro, con una o due lauree. Al contrario della De Marco che è invece diplomata.

La consigliera della Municipalità di Scampia ha al suo attivo però l’impegno politico al fianco del sindaco. In politica del 1997, sempre a sinistra, molto attiva nel sociale, nel 2016 ha pure concorso alla carica di presidente della VII Municipalità senza vincere. Oggi fa parte della segreteria politica di DeMa. Nella sua storia professionale, molti lavori, nessuno attinente all’incarico conferitole oggi. Ha fatto l’assicuratrice, la venditrice di dolci, ha tenuto corsi sulle Pari Opportunità, ha coordinato attività ludiche nei reparti di pediatria. Lavori onesti e impegni encomiabili, nessuna traccia però di un minimo di esperienza per guidare una società che gestisce un settore a Napoli da sempre delicato e complesso.

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giovedì, 21 Novembre 2019 - 08:32
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