Investì ed uccise due carabinieri ed un vigilante mentre chattava su Whatsapp: condannato a 4 anni

incidente

E’ stato condannato a quattro anni di reclusione l’uomo che nel luglio del 2018 investì ed uccise sull’Asse Mediano due carabinieri ed una guardia giurata. Carmine Sannino, ventisettenne di Sant’Antimo (Napoli), ha scelto il rito immediato ottenendo la riduzione di un terzo della pena cui sono state aggiunte le attenuanti generiche.

La sentenza di condanna è stata emessa dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Nola Martino Aurigemma, che lo ha condannato anche al pagamento delle spese processuali ed al risarcimento in favore dei parenti delle vittime. Pena più pesante rispetto a quella chiesta dalla pubblica accusa, che nella requisitoria aveva proposto 3 anni e sei mesi di reclusione. Probabilmente l’uomo non sconterà il carcere perché potrebbe godere del beneficio dell’affidamento in prova.

L’incidente avvenne la notte del venti luglio dello scorso anno nei pressi dello svincolo per Pomigliano D’Arco. Una delle vittime era la guardia giurata di Quadrelle Benigno De Gennaro di 40 anni; l’uomo si era fermato per un tamponamento e sul posto erano arrivate due pattuglie dei carabinieri, una da Castello di Cisterna, l’altra da Nola. Due militari, Vincenzo Ottaviano di Roccarainola ed Attilio Picoco di Lauro, misero in sicurezza l’area ma, nel corso delle operazioni, furono travolti insieme a De Gennaro dall’auto guidata da Sannino che viaggiava alla velocità di 144 chilometri orari. Ottaviano e De Gennaro morirono sul colpo, Picoco dopo 11 giorni di agonia.

Fatale, secondo le perizie ordinate dalla procura di Nola, sarebbe stato il comportamento alla guida di Sannino che stava chattando su Whatsapp. Fatale distrazione che costò la vita a tre persone.

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mercoledì, 27 Novembre 2019 - 10:37
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