Saltano con facilità le lezioni, hanno poca dimestichezza coi libri e prediligono Internet (dove trascorrono 4 ore al giorno) allo studio delle materie scientifiche. E’ un quadro desolante quello che emerge sulla scuola italiana scorrendo i risultati dell’indagine internazionale promossa dall’Ocse con cadenza triennale con l’obiettivo di rilevare le competenze degli studenti di 15 anni in Lettura, Matematica e Scienze.
Un quadro che ha spinto gli esperti a concludere che gli studenti escono dalla scuola secondaria senza adeguate competenze e che ha indotto il ministro dell’Istruzione Fioramonti a rilanciare la necessità e l’urgenza «di investire di più nella nostra istruzione». A questa tornata hanno partecipato alla prova PISA (tenutasi nel 2018) 11.785 studenti quindicenni italiani, divisi in 550 scuole totali.
Studenti italiani ‘bocciati’ nella capacità di lettura
e nelle competenze in materia scientifiche
Tracciamo, dunque, un bilancio dei risultati. Rispetto ai loro coetanei di 10 anni, i 15enne di oggi hanno competenze inferiori nelle materie scientifiche e nella capacità di lettura. In matematica invece hanno ottenuto un punteggio medio linea con la media dei paesi OCSE (Italia 487 vs OCSE 489). Il punteggio degli italiani è risultato simile a quello di Portogallo, Australia, Federazione Russa, Repubblica Slovacca, Lussemburgo, Spagna, Georgia, Ungheria e Stati Uniti. Gli studenti del Nord Est, con un punteggio di 515, e quelli del Nord Ovest, con 514, hanno ottenuto risultati migliori in literacy matematica rispetto agli studenti del Centro (494), del Sud (458) e del Sud Isole (445). Gli studenti liceali (522 punti) hanno ottenuto risultati superiori a quelli degli studenti degli Istituti tecnici (482), degli Istituti professionali (405) e della Formazione professionale (423).
Per quanto riguarda la lettura (definita da Pisa come «la capacità degli studenti di comprendere e utilizzare i testi per raggiungere i propri obiettivi e partecipare alla società») gli studenti italiani ottengono un punteggio di 476, inferiore alla media Ocse (487), e si collocano tra il 23esimo e il 29esimo posto tra i paesi Ocse. Il punteggio non si differenzia da quello di Svizzera, Lettonia, Ungheria, Lituania, Islanda e Israele. La classifica Ocse nella lettura vede al top, oltre all’Estonia, Canada, Finlandia, Irlanda, Corea, Polonia, Svezia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Regno Unito e Giappone, con punteggi tutti superiori a 500 punti. Soltanto il 5% degli studenti italiani raggiunge i livelli più elevati della scala delle performance (i livelli 5 e 6). A livello medio internazionale tale percentuale è di circa il 9%. I migliori sono i cinesi: gli allievi delle province di Pechino, Shanghai, Jiangsu e quelli di Singapore conseguono un punteggio medio superiore a quello di tutti i paesi che hanno partecipato a Pisa.
Il gap tra Nord e Sud
Dal dato nazionale a quello regionale. L’indagine ha consentito anche di accertare come esista tuttora un gap tra Nord e Sud, con divari territoriali molto ampi. Per quanto riguarda la lettura, gli studenti del Centro-Nord riportano generalmente i risultati più brillanti, dimostrano di saper risolvere compiti più complessi mentre i coetanei del Sud e delle Isole hanno maggiori difficolta’. Si osservano differenze anche tra le tipologie di scuola frequentate dagli studenti: i ragazzi dei Licei ottengono punteggi molto elevati in lettura, vicini ai paesi europei con risultati migliori in Pisa (521 punti). Seguono quelli degli istituti tecnici (458 punti), mentre gli studenti degli Istituti professionali e della Formazione professionale – simili tra loro – sono più in difficoltà a svolgere correttamente le prove Pisa e spesso non raggiungono il livello minimo di competenza. Sempre in lettura le ragazze superano i ragazzi di 25 punti e tra i ‘low performer’ ci sono piu’ ragazzi che ragazze. Tra i ‘top performer’ (livello 5 e 6) le ragazze sono presenti in misura maggiore.
Analizzando le single realtà viene fuori che: in lettura Trento (496) e Bolzano (495) hanno ottenuto punteggi simili a quelli di Germania e Slovenia e superiori alla media nazionale. La Sardegna (462), per contro, ha ottenuto punteggi inferiori alla media nazionale e simili a quelli di Grecia e Turchia. In matematica, Trento (518) e Bolzano (528) hanno ottenuto punteggi vicino ai vertici assoluti, tallonando l’Estonia (523), la prima dei Paesi europei e facendo meglio, nel caso di Bolzano, di Olanda e Svizzera. La Sardegna è molto più indietro nella graduatoria, alle spalle di Malta, con 467 punti.
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mercoledì, 4 Dicembre 2019 - 16:14
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