Un appello accorato al governatore uscente della Regione Mario Oliveiro affinché non corra da solo per le Regionali di gennaio spaccando così il fronte del Partito democratico. Nel giorno della visita all’azienda dell’imprenditore del tonno Pippo Callipo, candidato dem per le Regionali, Nicola Zingaretti prova a ricompattare le fila di un gruppo, che a livello calabro, è più sfilacciato che mai. E non solo: Zingaretti prova a lanciare anche un appello ai grillini, che in Calabria come in Emilia Romagna hanno deciso di presentare un loro candidato (stanno ancora corteggiando il re delle cravatte Maurizio Talarico, che aveva rifiutato la candidatura offerta dal Pd), affinché ripensino alla loro strategia elettorale e appoggino Pippo Callipo.
«L’appello che faccio, non solo a Mario Oliverio, ma a tutte le forze che sostengono il Governo, è all’unità perché questa volta non possiamo regalare una terra bellissima come la Calabria alle destre», ha detto Zingaretti. Poi ribadisce la scelta di puntare su Callipo: «Sono mesi, anche con diversi incontri personali che parlo con Mario Oliverio chiedendogli di aiutarci a a vincere. Il problema non è Tizio, Caio o Sempronio ma creare le condizioni per allargare e mettere in campo una proposta credibile, quella che ora intorno a Callipo è possibile. Rinnovo la richiesta con lo stesso spirito di collaborazione a tutte le forze che si oppongono alle destre per unirci rispetto ad una personalità straordinaria, di cui spesso non ci si rende conto, che rende orgogliosa la Calabria in Italia e nel mondo. Callipo è la carta vincente».
Ma è proprio il nome di Callipo che ha spinto Oliveiro ad ammutinarsi, decidendo di correre da solo. Una decisione, tuttavia, che Oliveiro è pronto ad azzerare qualora il Pd cambiasse il candidato. Nella giornata di ieri, infatti, il governatore uscente ha convocato una conferenza stampa per spiegare di essere pronto a ritirarsi dalla competizione « se sarà individuato e scelte un giovane competente, che magari vive e lavori vuoi dalla Calabria, per farlo tornare e designarlo candidato alla presidente della giunta regionale per le elezioni del 26 gennaio». Su Callipo, invece, ha osservato: «Al mio segretario di partito voglio consigliere di evitare il ‘deja vù’ del rito che, ormai da 15 anni si svolge intorno a Pippo Callipo».
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venerdì, 6 Dicembre 2019 - 17:43
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