Imu sulle ‘finte’ prime case, il Governo vuole ritirare l’emendamento Pd- Cinque Stelle alla Manovra


Imu sulle ‘finte’ prime case, si va verso il ritiro dell’emendamento al disegno di legge sul Bilancio presentato da Dario Stefano per il Pd e Rossella Accoto per i Cinque Stelle. Si va dunque verso il ritiro del provvedimento che proponeva una stretta per le residente fittizie utilizzate per evitare di pagare l’imposta sulla casa. Secondo fonti di governo, i relatori dovrebbero ritirare la proposta di modifica alla manovra presentata all’interno di un pacchetto di emendamenti che sarà posto in votazione in commissione Bilancio al Senato a partire da oggi. Lo stesso ministro Roberto Gualtieri, in un passaggio televisivo di domenica pomeriggio, aveva spiegato che l’emendamento era appunto dei relatori e non del governo e che andava esaminato ma l’orientamento era quello di dare un parere negativo.

In base alla proposta dei due parlamentari si sarebbe dovuto cancellare del tutto la possibilità di doppia abitazione per lo stesso nucleo familiare, intervenendo sull’articolo 95 del disegno di legge di bilancio che disciplina la unificazione di Imu e Tasi e si specificava che in qualunque caso in cui due membri della stessa famiglia abbiano residenza e dimora abituale in case diverse, l’agevolazione per la dimora principale, che consiste nel non pagare nulla, spetta ad un solo immobile. Nella norma attualmente in vigore invece la tagliola scatta solo per gli immobili situati nello stesso comune, ma marito e moglie possno per esempio risiedere in comuni diversi usando l’agevolazione per entrambe le case.

«Penso che daremo parere negativo a questo emendamento ma dovremo esaminarlo, questo non è un emendamento del governo – ha affermato Gualtieri intervistato su Rai Tre da Lucia Annunziata durante il programma ‘In mezzo’ora’ – Stiamo parlando di un emendamento del relatore che vuole adeguare il regime delle regole alle sentenze della Cassazione che si può avere solo una prima casa. Ci sono anche fenomeni di false doppie prime case ma bisogna assolutamente evitare di colpire famiglie che ad esempio legittimamente lavorano in posti diversi».

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lunedì, 9 Dicembre 2019 - 09:00
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