Uccise i rapinatori, per i giudici non fu legittima difesa: gioielliere condannato a 13 anni per duplice omicidio

Tribunale

Non fu legittima difesa, ma omicidio. Oggi pomeriggio un gioielliere siciliano, Guido Gianni, è stato condannato dai giudici della Corte d’Assise di Catania a 13 anni per duplice omicidio e tentativo di omicidio. Il pubblico ministero aveva chiesto 17 anni. I giudici hanno disposto anche un risarcimento per le parti civili: i familiari delle due persone uccise, Davide Laudani e Sebastiano Catania, e il ferito, Fabio Pappalardo.

Secondo l’accusa, l’uomo dopo avere ingaggiato una colluttazione con i banditi li avrebbe feriti, ma i colpi mortali sarebbero stati esplosi mentre fuggivano e i tre sarebbero stati centrati alle spalle. L’episodio si consumò nel comune di Nicolosi il 18 febbraio del 2008. I legali del gioielliere, gli avvocati Orazio Gulisano e Michele Liuzzo, aveano sostenuto la tesi della legittima difesa e che la mente di Gianni in quel momento fosse “offuscata” dall’aggressione subita dalla moglie da parte dei rapinatori. La difesa ha già annunciato che presenterà ricorso non appena saranno depositate le motivazioni della sentenza.

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mercoledì, 11 Dicembre 2019 - 18:40
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