La Corte dei Conti: le tangenti per la costruzione del Mose hanno provocato un danno erariale di 6,9 milioni di euro

Corte dei Conti Roma

Danno erariale da 6,9 milioni di euro. Lo ha quantificato la Corte dei Conti riferendosi alle tangenti pagate dall’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati per i lavorial sistema che dovrebbe arginare il fenomeno dell’acqua alta a Venezia.

Lo ha stabilito una sentenza dei giudici contabili che hanno quantificato il danno in 6,9 milioni di euro a fronte dei 21 milioni 750 mila euro contestati dalla Procura. Soldi che i giudici, come riportano i quotidiani locali, chiedono non solo agli eredi di Mazzacurati, nel frattempo deceduto negli Stati Uniti, ma anche al suo vice di allora, l’imprenditore veronese ma romano d’adozione Alessandro Mazzi e allo stesso Consorzio Venezia Nuova, la rete di imprese concessionaria dello Stato per la realizzazione delle dighe mobili, oggi retta dal un pool di commissari nominati dalla prefettura di Roma d’intesa con l’Anac.

I tre sono stati condannati in solido perché ritenuti responsabili di un sistema di tangenti creato attorno all’opera di salvaguardia.

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martedì, 31 Dicembre 2019 - 10:35
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